Sul finir di giornata mi sono imbattuta in una foto. Non una foto qualunque. Una foto bellissima, piena di affetto, di rispetto, di amicizia, di ricordo… di vita. Una foto di Nadia Toffa, sullo sfondo dello studio de Le Iene, con le braccia aperte al suo pubblico, ai suoi colleghi, ai suoi amici. Centouno “iene”, inviati e conduttori, vecchi e nuovi, tutti con la stessa divisa che un tempo indossava anche Nadia. Un ultimo abbraccio per ricordare chi non c’è più, chi ha lottato tanto pur sapendo di dover morire. È riuscita a trasmettere in così poco tempo quello che è il grande valore della vita: non è quanto, ma come vivi. E ha vissuto davvero, ha vissuto senza rinunciare a niente, approfittando di ogni giornata per poter realizzare gli ultimi sogni, non ha mai perso il coraggio di vivere nonostante il dolore, nonostante la malattia, nonostante una battaglia già persa. Ha saputo dare tanto. Centouno persone si sono riunite per lei, volti conosciuti, alcuni hanno cambiato lavoro, altri sono rimasti, ma stasera erano tutti lì. In quell’abbraccio muto, in un addio bellissimo di lacrime trattenute, erano lì. Stretti per entrare nell’inquadratura, tra le braccia di Nadia che, se potesse, ne sono sicura, direbbe loro di non piangere, perché non ce n’è motivo. Erano lì. Per una donna che ha fatto tanto parlare, discutere, ma che in fondo ci ha lasciati con un unico importante messaggio: vivi. Vivi ogni secondo, non rimandare, non rinunciare ai tuoi sogni, non negarti la felicità. Perché domani potrebbe essere troppo tardi.
Sono felice di aver visto questa foto. So che ci sono stati discorsi, filmati, interviste di repertorio, ma a me basta questo. Mi basta questo momento, eterno e indelebile, un momento speciale della televisione italiana, che per una volta è riuscita a riunire sullo stesso palco centouno persone, diverse, sconosciute, ma tutte lì per un motivo comune: salutare Nadia. E farlo come avrebbe voluto lei, con sincerità, con affetto, non come un addio, ma come un semplice arrivederci.
Non so ancora se ci credo, ma se Nadia da lassù potesse vederci, come io sento i brividi lungo la schiena, penso che ci regalerebbe ancora un ultimo sorriso. E se è vero che nella vita si raccoglie quello che si semina, io penso che in fondo Nadia abbia seminato proprio bene. È raro vedere una foto così. È raro commuoversi senza aver ascoltato le loro parole, senza aver visto alcun video, solo osservando un’immagine ferma, muta, speciale. Centouno persone, è raro. Succede solo per quelle anime che hanno tanto da dire e da dare. Succede solo per chi ha lasciato un ricordo, una storia da raccontare, magari nessuna impresa epocale, ma una vita vissuta con il cuore.
Arrivederci, Nadia.
Molto bella la foto (e anche il tuo post!)
Grazie mille!