Caro nonno,
Non so se tu sappia chi sono, io che ti sto scrivendo questa lettera in un giorno per te come un altro. Non ti ho mai conosciuto, e tu non hai conosciuto me. Forse è questo l’unico rimpianto che provo. Non so com’eri, non ho mai sentito la tua voce, non ho mai guardato i tuoi occhi, non so nemmeno il colore dei tuoi capelli, perchè a quel tempo le foto erano tutte grigie e bianche, mai un accenno di rosa carne o azzurro cielo. Mi dispiace, nonno, di non averti mai potuto volere bene davvero. Ma credimi, non mi sono dimenticata di te. Ho sempre pensato a quanto deve essere difficile andarsene per primi, quando sai che stai lasciando un film a metà, senza poter vedere la fine con i tuoi occhi, senza sapere nemmeno se mai qualcuno salirà lassù per raccontartela. Io non lo so se mi vedi, non so dove sei, non so chi sei. Mi hanno raccontato che ti amavano tutti, e allora forse dovrei amarti anch’io. Sarebbe tutto così semplice se fossi rimasto, almeno per un giorno, solo per tenermi tra le braccia da neonata e imprimere il tuo profumo con un bacio sulla fronte. Avrei qualcosa di tuo. Ma invece le mie mani sono vuote, i miei ricordi privi di te, e non riesco nemmeno a immaginarti, perchè sei lontano, e non so quanto. E mi fa male tutto questo, perché sei mio nonno ma ti hanno tolto la possibilità di vivermi. Avrei voluto che fossi tu a cantarmi una canzone nella culla, avrei voluto che fossi tu a portarmi a giocare al parco, avrei voluto che fossi tu a comprarmi i giocattoli che volevo, avrei voluto che fossi tu a infilarmi nella tasca le caramelle. Ma non c’è stato il tempo nemmeno di uno sguardo. Caro nonno, che su questa terra hai lasciato tante persone piene di amore per te, riesci a sentirmi? Vorrei dirti che ti voglio bene, che non m’importa se non ci sei, se non ci sei mai stato, se non ti ho mai visto o chiamato nonno a voce alta. Ma forse questo vuoto tra di noi è ciò che più ci unisce, in una non conoscenza che mi spinge a volerti bene davvero, per tutto ciò che non abbiamo fatto insieme, per la colazione mai mangiata, per la torta mai preparata, per il picnic mai programmato. Senza di te è come se mi mancasse un pezzo del puzzle, quello che non si trova mai, magari per un difetto di fabbrica, magari perché qualcuno l’ha buttato via. Lo so che non potrò mai stringerti le mani, qui, e chiederti di aiutarmi. Lo so che non posso farti tornare e mostrarti la mia camera, chiederti quale poster preferisci o quale canzone vorresti ascoltare. Lo so che di me forse non saprai mai niente, cosa mi piace, cosa non sopporto. E lo so che sei così irraggiungibile, disperso in chissà quale polvere di nuvola che io non vedo, ma ti prego, nonno, lasciami volerti bene. Io, che ho tanto fantasticato su di te, che ho cercato di schiarire quella vecchia foto in bianco e nero in cui tieni le spalle dritte e gli occhi fieri. E penso che una foto non sei tu. Non voglio quella foto, perchè forse di te sono capace di immaginare una cosa soltanto. Le tue ali. Caro nonno, se sei un angelo, se stai volando sulla mia testa, ecco, questa lettera è per te. Ti chiederai chi sono. Non saprei dirtelo. Sono figlia, sono nipote, sono amica, sono innamorata, sono appassionata, sono sognatrice, sono preoccupata, sono indecisa, sono felice, sono viva. Sono troppe cose per potermi presentare a te, oggi. Ma sai, nonno, io ti voglio bene lo stesso, perché lo so che non é colpa tua, è la vita che a volte è così ingiusta, ci toglie ciò per cui respiriamo ogni secondo, ci ruba le occasioni, le persone importanti, le persone che verranno. Chissà se mi hai mai immaginato. Nonno, io avrei voluto passare con te i miei anni di fanciulla, ma tu non c’eri. Avevo un altro nonno, due nonne, ed ero felice. Mi dispiace di essere stata felice davanti alla tua assenza, ma soltanto ora mi rendo conto che l’amore non dipende da nessuno sguardo e nessun numero infinito, da nessun gelato e da nessuna banconota. Tu, nonno, non mi hai mai baciata sulla guancia, non mi hai mai viziata, non mi hai mai coperta per difendermi da mamma e papà quando non sono andata a scuola, non hai mai asciugato le mie lacrime, non mi hai mai detto che tutto si sistema, che basta aspettare, non mi hai mai insegnato ad amare come sapevi fare tu. Ma io ti voglio bene lo stesso, nella maniera che ho imparato da sola. Ti voglio bene senza ricordarmi di te, senza avere niente di te, senza averti mai visto, mai sfiorato, mai annusato. Sei per me come un fantasma che non si è mai svelato, ma nonostante tutto ci sei. Ci sei sempre, tu, nonno. E ti voglio bene per questo. Scusami se mai ti ho scritto una lettera e nemmeno una cartolina, scusami se non ho saputo vederti prima, scusami se soltanto oggi ho trovato le parole per dirti che ti voglio bene come se fossi qui con me, e forse di più. Caro nonno, oggi è la festa dei nonni, e vorrei che tu fossi felice. Vorrei che sorridessi, dovunque tu sia. Vorrei che vedessi i tuoi figli ormai grandi, e che fossi orgoglioso di loro. E un poco vorrei che guardassi me. Ma sei mio nonno, e ti vorrei bene anche se fossi sulla luna.
“I nonni ti vedono crescere, sapendo che ti lasceranno prima degli altri. Forse è per questo che ti amano più di tutti”
(Anonimo)
Da ogni singola parola di questa lettera sgorgano emozioni. Come lacrime che si versino per sentire questa nostalgia che non si è potuta compiere fino in fondo.
Stanne certa. Lui c’è. La morte non è che un’altra dimensione. E lui, il tuo bellissimo nonnino, i suoi nipoti li protegge e li segue, in ogni secondo della loro vita con quelle ali che il tuo cuore gli ha donato.
Ah, ma ti conosce. Lui sa tutto di te.
Grazie, dal profondo del cuore. Piero
Grazie a te per questo bellissimo commento, hai scritto cose splendide e vere… Un abbraccio forte 🙂
Un abbraccio forte a te. Piero
Che pensiero colmo di amore hai scritto. Lui lo ha letto e il suo cuore è pieno di emozioni. Si loro sono angeli che volano e basta pensarli per farli accorrere.Sei una persona deliziosa, hai descritto l’amore.
Che dolce che sei, il tuo commento è bellissimo, grazie di cuore 😉
Un abbraccio forte 🙂
E’ ricambiato.
Leggo queste parole con il volto rigato dalle lacrime in questa sera malinconica in cui mi manca paradossalmente chi non ho mai conosciuto. Cara nonna, ho cercato disperatamente di ricostruirti e conoscerti attraverso quelle poche foto che di te rimangono, attraverso i racconti e gli sguardi commossi di chi parla di te..vorrei stringerti a me e spiegarti che non è stata colpa tua, che è stato difficile per le tue bimbe da quel maledettissimo giorno ma ce l’hanno fatta. Adesso quelle tre bimbe sono delle donne, madri come te e hai nipoti con i tuoi stessi lineamenti, il tuo stesso carattere, le tue stesse passioni. Ti amiamo nonna
È una lettera bellissima…
anche io come te non ho avuto la possibilità di conoscere mio nonno… questo mi fa stare male. Chiunque l’abbia conosciuto l’ha sempre descritto come una persona buona, sorridente e generosa. Sto male perché avrei voluto conoscerlo… avrei voluto vederlo anche soltanto una volta. Per sentirmi forse meno vuota.
Quanto vorrei provare ad andare indietro nel tempo e provare a cambiare il corso degli eventi… quanto vorrei parlargli, abbracciarlo stringendolo forte a me… vorrei viverlo anche solo per un minuto. Per riempire quel vuoto che ormai sento da 18 anni e che temo non riuscirò mai a colmare.
Io non so se Dio esiste… io non so se il Paradiso esiste… e se non esistessero? Riuscirò mai a vedere mio nonno?
A volte quando sono sola ci penso a lui, gli parlo… anche se non so se mi sente, ma ci provo comunque…
spero che mi senta e che protegga la mia famiglia. Spero che dovunque sia, sia felice.
Gli voglio così tanto bene…
È la prima volta che scrivo di lui, ti ringrazio di aver scritto una cosa così bella mi hai fatta emozionare
Sono io che ti ringrazio per aver condiviso la tua storia, mi ci immergo e mi ci ritrovo dentro perfettamente… quante volte avrei voluto cambiare il corso degli eventi pensando che non era giusto, e magari poter conservare un ricordo, anche solo uno… ma purtroppo ci sono persone che ci sfuggono, e di loro conserveremo solo la curiosità e l’immagine che il nostro cuore costruisce 🙂 Non è poco, io mi fido del mio cuore 😉
Un abbraccio 😘