Pompei forse non ha bisogno di commenti. Un luogo magico, in cui il tempo si è fermato, una città sopravvissuta, con la stessa anima di quegli anni, e quelle strade che raccontano la storia. Un sito archeologico di quelli unici al mondo, meta di fiumi di turisti, ma talmente grande che a girarlo si scovano sempre aree deserte, avvolte da un rispettoso silenzio. Tutto si è conservato, in un agglomerato di case, terme e botteghe, come un piccolo gioiellino chiuso dentro una bolla. E’ enorme, difficilissimo da visitare del tutto, impressionante per quanto somigli ad un qualunque paesino, con la sua piazza e i suoi luoghi di ritrovo. Il Foro si apre sulla collina, circondato da templi e basiliche, ed è qui che ci si sente davvero minuscoli, sotto quei colonnati che puntano al cielo e quelle statue di perfetta fattura che sono arrivate fino a noi. Le ultime immagini sono di quei corpi rimasti intatti, bloccati nell’espressione di paura e nel tentativo di fuggire alla morte, sotto un cielo invaso di fumi tossici e un fiume di lava destinato a coprire la città.
2 pensieri su “Una settimana a Napoli e dintorni: quarto giorno | Pompei”
Pompei è rimasta sepolta per circa 1900 anni da metri di cenere e lapilli sigillata agli agenti atmosferici. Per questo i colori in alcune case sono rimasti pressochè identici a quando furono dipinti. Mi fa piacere che ti sia piaciuta Pompei.
Pompei è rimasta sepolta per circa 1900 anni da metri di cenere e lapilli sigillata agli agenti atmosferici. Per questo i colori in alcune case sono rimasti pressochè identici a quando furono dipinti. Mi fa piacere che ti sia piaciuta Pompei.
È un’esperienza visitarla, penso una di quelle da fare una volta nella vita 🙂