Apro il mio diario #11

Le sole persone in grado di deluderci sono quelle a cui teniamo, l’oggetto delle nostre aspettative, perché le vorremmo sempre più grandi e più forti, sempre all’altezza, oltre l’impossibile. E ci deludono, silenziosamente, anche con una parola sola, è come se ci dicessero che ci sbagliamo, che abbiamo sempre visto male, guardato la pagina sbagliata. Ma molto spesso gli artefici delle nostre delusioni siamo noi stessi, quando non accettiamo che la realtà non sia sempre come appare, la verità non sia sempre quella raccontata in giro, la persona amica non sia mai incorruttibile. Rimaniamo delusi quando il viaggio cambia rotta, e speravamo in un panorama, che non possiamo più vedere. Rimaniamo delusi perché le persone a cui teniamo sono come fratelli e sorelle, e pensiamo di conoscerle a fondo, o di poterle cambiare, ma non è così. Accettare. Lasciare che la delusione faccia il suo corso. Ma non bisogna mai farsi vincere, perché dietro la delusione c’è una porta da aprire, e dietro quella porta ci sono le mille opportunità per essere felici con quelle stesse persone, e se si perdono le chiavi, il ricordo delle speranze tradite resterà intrappolato nella memoria: è il rancore. E quello ti uccide.

9 pensieri su “Apro il mio diario #11

  1. Tu sei cambiata sei diversa…

    Semplicemente noi siamo per gli altri quello che loro vorrebbero avrebbero bisogno che noi fossimo.

    E lo stesso vale per noi in amore in amicizia nelle relazioni interpersonali.

    Non aspettarsi l’impossibile che significa accontentarsi ma apprezzare la giusta misura l’alternativa è la solitudine.

    Sherabbraccicari

  2. La delusione è sempre dietro l’angolo, ma la delusione è un incentivo a non farsi abbattare, a migliorarsi, a non aver paura di affrontare.

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