[2017]
È che ci sei sempre
Come una scheggia di legno nella gamba
Onnipresente
Come un fascio di luce nell’occhio
Insistente
Come il vento a Trieste
Sei nella mia vita
Come un libro che devo leggere ma mi fa schifo
Devo vederti ogni mattina
Come la nebbia in Pianura Padana
Sei la febbre che non se ne va mai
Sei una cimice che compare nel buio
Sei la polvere che s’infiltra tra armadio e muro
Eppure ci sei
Come la scarpa troppo larga
Come il sassolino che batte sul tallone
Come il cubo di Rubik rimasto irrisolto
Mi sconvolgi
Cone i libri che non parlano di niente
Mi lusinghi
Come la pioggia battente che accarezza i fiori
E mi ferisci
Come un fulmine sulla quercia
Certo io m’illudo
Come un bimbo che sogna le fiabe
E ci metto del mio
Zitta come il fiore che lentamente muore
Ma se ci sei sempre
Come una radice sporgente
Passerò io con l’ascia
Come una mietitrebbia fumante
Con la mia arma inciamperò
Perché mi sembra sempre troppo grande per le mie braccia
E forse raderò il prato di tutti quei rospi nello stomaco
E t’infilerò nell’occhio quei sassolini dolorosi
Che per anni ho portato appresso, muta
É che ci sei sempre
E ci son sempre anch’io
Ma le sinapsi dei tuoi neuroni cigolano
Come una vecchia macchina da scrivere
Vorrei bussare sulla tua fronte
Ed ascoltare l’eco del silenzio guardandoti negli occhi
Come una parete di cartongesso che crolla
Un bicchiere di cristallo che fa il brindisi e s’incrina
Vedo in te il deserto
Come in un caleidoscopio
L’orizzonte senza il sole
Come su Plutone
Ci sei sempre ma non ci sei
Un pesce naufragato in un acquario
L’uccello in gabbia che prova a volare
E si deforma il naso a forma di uncino
Vorrei che non ci fossi, lo ammetto
Come un incubo che poi finisce
Ma resti sempre
Col tuo sguardo tondo da carlino
Con la lingua velenosa delle vipere
Resti
Come un maledetto sassolino nella scarpa
E mi vien sempre una nuova vescica
Io ho trovato la Penny nella scarpa, come si spiega?
Cercavo il sassolino 😂
Devi aiutarmi Penny… ti posso esporre il mio problema?
Dica tutto 😄
Pardon per il ritardo Penny, allora: molte volte in doccia pronuncio il tuo nome (canto) e l’altro giorno ho detto alla mia donna: “conosci la Penny?”
Sono proprio come mi hai descritto… penny-dipendente 🤣🤣🤣🤣🤣😍