Lo strano caso del ristorante fantasma da 5 stelle su TripAdvisor: The Shed at Dulwich

Circa un anno fa, quando stavo navigando in rete in cerca di ispirazione per la mia tesi magistrale, capitai davanti ad una storia. Era una vicenda del 2017, e riguardava un ragazzo londinese. Nulla di particolarmente sconvolgente o incisivo, sicuramente non ha cambiato le nostre vite, e forse resterà in futuro solo un buffo aneddoto da ricordare. Non l’ho scelto come argomento della tesi, non avevo abbastanza materiale su cui lavorare, ma a distanza di un anno ho raccolto le fonti che ho trovato e ne ho fatto un piccolo documento da conservare per me. A volte si scrive solo per il piacere di farlo, anche se il frutto del proprio umile impegno dovesse restare un’icona sul desktop del computer. Se qualcuno, invece, si dovesse ritenere incuriosito dalla storia di un ristorante fantasma in vetta alle classifiche di TripAdvisor, questa può essere la storia che fa per voi.

8 pensieri su “Lo strano caso del ristorante fantasma da 5 stelle su TripAdvisor: The Shed at Dulwich

  1. Io sono sempre stato convinto che preconcetti e percezioni (non l’assaggio, dunque) giochino un ruolo fondamentale nelle nostre valutazioni del cibo.
    Se bendati, e questo caso lo dimostra, il cibo viene percepito come “ottimo” semplicemente perché si è convinti che lo possa essere.

    A me fanno davvero sorridere gli “assaggiatori” di professioni, i “degustatori”, che danno enfatici commenti ai loro assaggi, anche dei vini.
    Dovrebbero giudicare da bendati, senza informazioni aggiuntive.
    Credo che i loro giudizi cambierebbero radicalmente.

    • Sì, e non soltanto il cibo, anche l’ambiente circostante può essere influenzato da aspettative e sensazioni. Concordo sugli assaggiatori, sarebbe un interessante esperimento, far assaggiare dei piatti a due gruppi, di cui uno bendato, e confrontare i giudizi

  2. oddio
    mi ricorda l’esperimento di un tizio che aveva bloccato la circolazione nella sua città su un ponte tramite l’uso di decine di gps attivi in cell che portava su un carretto avanti e indietro sul ponte; in pratica, gmaps pensava che ci fosse un ingorgo mostruoso e quella parte della città era praticamente deserta

    • L’avevo sentita, fa sorridere anche questa! Sfidare la tecnologia ha spesso risvolti interessanti secondo me, e ti fa scoprire le debolezze che tutti sottovalutano

  3. Bellissima questa storia che alla fine riprende quel concetto secondo cui una bugia ripetuta più e più volte alla fine diventa vera. C’è chi su questi concetti ci ha costruito su imperi e fortune…

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