Non è colpa dell’orso

L’uomo è quella specie vivente capace di uccidere e per punizione chiudersi un paio d’anni in una cella, ma se a fargli del male è un’altra specie animale allora non esita ad applicare la pena di morte.

In tutti questi anni non abbiamo imparato a convivere sullo stesso pianeta, e ci sentiamo invincibili, sfidando gli oceani e le foreste che sono le case di tanti animali, depredandoli, inquinandoli, distruggendoli.

Poi un giorno un runner si inoltra nel bosco e rimane ucciso. E tutto il falso rispetto di cui ci vestiamo si rompe come uno specchio di vetro.

Non è colpa dell’orso, ma di chi aveva l’incarico di vigilare sulla foresta, e non ha saputo scendere dal piedistallo di specie superiore.

E così, dopo aver pianto la prima vittima, tre cuccioli piangeranno in silenzio la seconda.

Perchè l’uomo è quella specie vivente capace di invocare la legge davanti a qualunque crimine, ma se un animale, che non conosce parola scritta, difende per istinto i propri figli e la propria casa, allora è giusto che l’uomo catturi quella bestia e tolga ai piccoli la loro madre.

Certo che siamo proprio una strana specie vivente, a chiedere rispetto alla Natura…

10 pensieri su “Non è colpa dell’orso

  1. Tra l’altro nel avevo parlato qualche giorno fa citando delle statistiche mondiali dove si evince che, per l’uomo tra gli esseri viventi più pericolosi e causa di decessi gli orsi neppure sono in classifica, ben sopravanzati da tantissime altre specie anche insospettabili. E ah, al secondo posto della classifica l’animale che su questo pianeta causa più morti all’uomo è… l’uomo stesso…

    • Penso sia dovuto in gran parte ad una comunicazione che esagera i piccoli eventi facendo credere che siano pericoli imminenti e diffusi. E l’uomo, sentendosi superiore a tutte le altre specie viventi, vorrebbe essere immune

  2. Sono un po’confuso. L’unica cosa che mi vien da pensare, è che non si può pensare di comportarsi in un bosco, come se si fosse ai giardini pubblici. Se vado in un luogo in cui so che ci sono animali pericolosi, cercherei di attrezzarmi un minimo.

    • Bisogna capire che esistono dei confini e bisogna rispettarli, pretendere di fare running nei boschi dove l’orsa proteggeva i propri cuccioli equivale a pretendere di farlo nel cortile del vicino, per dire

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