Ci sono casi in cui i social network creano davvero qualcosa di bello. E Nonna Rosetta era una di quelle persone che ti entrano nel cuore. Una nonna del sud, che si preoccupa se “stai sciupato”, che apre le finestre a dicembre perché “la casa adda piglia’ aria”, e che appena te ne vai sta già preparando il “pacco da giù”. Lei ha raccontato quel mondo che non mi è mai appartenuto, ma che ho potuto assaporare grazie alle amicizie, agli incontri casuali, alla vita dell’università. Un po’ come quel canale YouTube, CasaSurace, che mi ha fatto conoscere una ragazza ormai cinque anni fa. È stato uno svago, un angolo dove trovare leggerezza, un piccolo frammento di Internet che mi strappava una risata. Ultimamente ho poco tempo, e ho tanti video ancora da vedere. Ma quando oggi ho letto la notizia ci sono rimasta male davvero. Perchè Nonna Rosetta è stata davvero un po’ la nonna di tutti, una figura in cui ritrovare i nonni perduti, o quelli che per mille motivi non vediamo mai. Nonna Rosetta era il simbolo di quell’amore, incondizionato, eterno, fatto di tanti piccoli gesti, un piatto di pasta, un maglione caldo, un colpo di mestolo come ai bambini, era il rifugio dove cercare un sorriso, o un abbraccio sincero, e dove non si era giudicati mai, perché i nonni sanno davvero guardare oltre i confini. Nonna Rosetta è stata un grande personaggio, ma forse più di tutto è stata una grande nonna. Fortunati i ragazzi di CasaSurace per averla conosciuta, e grazie per averci regalato un pezzetto di lei.
Nooooooooo dai😢😥🥺😩
Ci sono rimasta malissimo 😔
Ma certo io anche
Non lo sapevo, mi dispiace.
Non la conoscevo, mi spiace per lei e per la sua famiglia.
Anche una delle mie nonne si chiamava Rosetta, le volevo un gran bene.