Il piano d’emergenza per combattere la crisi energetica (e altre idee geniali)

Davanti a una crisi energetica preannunciata da mesi, che sta martoriando famiglie e imprese, c’è chi ancora spalanca gli occhi a sentir parlare di abbassamento del riscaldamento. Eh, ma noi abbiamo un piano vincente, uno di quelli che stravolgerà la situazione, che ci aiuterà conservare le riserve di gas, che ci farà fare pernacchie a Putin mentre accendiamo le candele di casa. Insomma, siamo a cavallo! Le misure sono già state diffuse, probabilmente per dare il tempo alla gente di incavolarsi e in un raptus togliere dai balconi le bandiere ucraine (che si sa, il giallo e il blu non vanno bene in autunno, non sono in palette). “Facciamo un sacrificio oggi per salvare il Natale”. Dove l’ho già sentita? Eppure suona familiare… Nutro qualche dubbio sul fatto che a Natale non distribuiranno un bonus caminetto per sostituire le caldaie, ma dicono che serve fiducia, tant’è. Le rivoluzionarie misure di contenimento hanno la stessa genialità dei protocolli anticovid, peccato che non si capisca più niente: finestre aperte per combattere il virus, finestre chiuse per risparmiare energia, facciamo che spalanchiamo un’anta sola e non se ne parla più? Per non parlare delle zone climatiche, pare che qualcuno in ufficio abbia stampato troppe cartine dell’Italia e da due anni si stia divertendo a colorare le regioni. Ma andiamo a vedere i dettagli di tali pensate da Nobel, definite addirittura “a costo zero” per i cittadini (wow, grazie!):

  • Temperatura del riscaldamento più bassa di 2 gradi e 15 giorni in meno di accensione: poco male, in fondo ci avvertono da inizio estate, se non ci siamo ancora rassegnati siamo dei poveri illusi. Peccato non abbiano ancora approvato un bonus cashmere per comprare dei maglioni nuovi. Chissà, poi, se gli studenti potranno portarsi dietro un plaid, visto che in aula i riscaldamenti hanno sempre funzionato male, anche senza crisi energetica, tanto che ricordo perfettamente intere lezioni con la giacca addosso.
  • Utilizzare anche per il riscaldamento invernale le pompe di calore elettriche usate per il condizionamento estivo: okay, forse sono un po’ tonta io, ma ‘ste pompe di calore non consumano energia lo stesso? Sì, va bene, risparmiamo, e della caldaia che ne facciamo? La buttiamo? Tanto la doccia possiamo farla soltanto gelata, i panni possiamo lavarli a freddo, a questo punto stacchiamo tutto e ricaviamo pure uno sgabuzzino. No?
  • Ridurre la durata e la temperatura delle docce: consigliato insaponarsi all’esterno, poi concedersi un getto di acqua ghiacciata della durata massima di un minuto. L’ effetto tonificante è assicurato. Poi, se proprio dovesse nevicare, si può sempre ripristinare le tecniche dei nonni: pentola d’acqua sul fuoco (ma non troppo, perchè anche quello è spreco), e in piedi nella doccia spenta ce la si versa in testa.
  • Abbassare il fuoco dopo l’ebollizione: c’è chi lo ha interpretato come “cuocere la pasta a fuoco spento”, ma evidentemente a qualche italiano è venuto un attacco di cuore. Ma vuoi mettere i benefici che tale misura può apportare? Abbassare la fiamma per quei 10 minuti di cottura? Assurdo non averci pensato prima! Siamo tutti in attesa delle prossime versioni in caso di crisi peggiore, tra cui: cuocere la pasta in padella, cuocere la pasta al microonde, non cuocere la pasta tanto è buona anche croccante.
  • Ridurre l’accensione del forno: come se mi divertissi ad azionarlo per 6 ore, magari pure in modalità grill, giusto per piazzarci dentro le mani infreddolite. Ma lamentatevi con tutti gli scrittori delle ricette di cucina, che ogni volta ci tengono a specificare “cuocere a forno CALDO”, “mettere la teglia nel forno MOLTO CALDO”, “accendere il forno e lasciare RISCALDARE”. E mo’, ‘sta teglia dove la devo mettere? Sotto il piumone invernale per non farla intiepidire?
  • Ridurre delle ore di accensione delle lampadine: forse forse, chi voleva abolire il passaggio all’ora solare ci aveva visto giusto. E noi che l’abbiamo pure preso in giro! Ora ci toccherà far scorte di candele, candelabri e ceroni, da piazzare sul tavolo della cena come un rito medievale. Chi si troverà in smart working, dalle cinque del pomeriggio potrà indossare una torcia frontale, di quelle che i minatori si infilano in testa, purché sia rigorosamente a led.
  • Lavastoviglie e lavatrice solo a pieno carico: ma va’?! Ma come?! E io che mi scocciavo a lavare la tazza della colazione e facevo partire la lavastoviglie con dentro un solo piatto! Eddai… Questa, tra l’altro, la tramandano le generazioni, perfino i nostri nonni che ancora lavavano a mano. Se volevate essere davvero innovativi, potevate usare un po’ l’ingegno. Che so, lavatrice e lavastoviglie insieme: in alto la biancheria, in basso i piatti fragili, e in lavatrice magliette e posate. Poi come detersivo buttate una goccia di Amuchina, che uccide il 99,9% dei batteri, e siete a posto. Non funziona, dite?
  • Vietato lasciare in stand-by la TV, il decoder, etc.: anzi, vi dirò di più, il consiglio è di staccare tutte le prese ogni sera e riattaccarle ogni mattina. Anticipate la sveglia di un quarto d’ora, e prima della doccia vi fate un bel giro a scovare tutte le prese nascoste. È un’ottima alternativa al caffè, sapete?
  • Distacco della spina di alimentazione della lavatrice quando non in funzione: ecco, visto, ve l’avevo detto. È questo, il segreto! Perchè si sa, poi, che alla lavatrice non piace dormire, e succhia energia h24 da rilasciare durante la centrifuga. Cattiva lavatrice, non si fa. Prendi esempio da tua sorella lavastoviglie e non rompere.
  • Spegnimento o inserimento della funzione a basso consumo del frigorifero quando in vacanza: beh, giustamente prima di andare in vacanza io il frigorifero lo svuoto. Mi mangio tutto, i barattoli aperti, i formaggi sottovuoto, il salamino della cesta di Natale, la cassetta di frutta, magari mi scolo anche il vino lasciato in fresco, per dimenticare. Anzi, già che ci sono, perchè io sì che sono responsabile, svuoto anche il freezer e spengo tutto: tigelle, pane surgelato, la carne, un salame di cioccolato, delle olive all’ascolana da friggere, i gelati! Via tutto, e piuttosto si parte in macchina con la borsa frigo.

A completamento di questa di misure semplici e gratuite, i piani alti ci hanno tenuto a fornire alcuni suggerimenti nel caso avessimo voglia di investire i nostri risparmi anziché, non so, comprarci la spesa settimanale al supermercato. Tra questi si legge:

  • Sostituzione di elettrodomestici a più elevato consumo con quelli più efficienti (non ci sarei mai arrivata, ora esco e vado a fare un po’ di shopping di lavatrici)
  • Sostituzione dei climatizzatori con quelli più efficienti (e chi non ce li ha?)
  • Installazione di nuove pompe di calore elettriche in sostituzione delle vecchie caldaie a gas (vi avevo detto di buttare tutto…)
  • Installazione di pannelli solari termici per produrre acqua calda (certo, aspetta che passo un attimo dall’Ikea e vedo se li trovo)
  • Sostituzione delle lampadine tradizionali con quelle a led (come se non ce lo dicessero dal 2015)

Dal governo dei migliori ormai caduto, signore e signori, questo è tutto.

12 pensieri su “Il piano d’emergenza per combattere la crisi energetica (e altre idee geniali)

  1. per fortuna che è caduto questo governo se no chissà cos’altro tiravano fuori, ormai peggio di così non si può. Siamo ai limiti del ridicolo, poi magari dopo che hanno dato tutti questi bei consigli usciamo alla sera e vediamo interi palazzi adibiti ad uffici accesi a giorno, scuole con le luci accese, ma a quelli nessuno è andato a dire qualcosa? Poi il fattore temperature nelle case, io va beh ho il termostato e l’ho già impostato a 19 per il futuro inverno, ma chi non ce l’ha, magari persone anziane, cosa fanno? Devono comprarsi un termostato? Che poi chi è che andrà a controllare nelle case della gente? Secondo me alla fine lo faranno solo per risparmiare sulla bolletta, e non perché qualcuno ha detto di farlo, della serie come sempre ognuno farà a modo suo..🙄🤷‍♂️

  2. Anni fa (molti anni fa) in classe in pieno inverno arrivarono alcune persone (non ricordo chi: forse i vigili?), misurarono la temperatura al centro dell’aula con uno strano termometro, c’erano circa 15 gradi, e ci mandarono a casa.

    • Io ho fatto una sorta di scuola regionale, all’epoca non avevamo una sede vera e propria ma ci spistavamoin vari posti tra cui anche un appartamento 😅 (ora hanno un intera palazzina, fortunelli i ragazzi di oggi). Ogni tanto siamo andati a fare lezione in un bar vicino, perché faceva talmente freddo che non riuscivamo a stare in classe. Il bar era contento perché faceva gli affari a furia di prepararci caffè e caraffe di the caldo.

  3. Ovviamente da un governo espressione del potere bancario e finanziario non mi sarei certo aspettato qualcosa che andasse a intervenire proprio sulle cause a monte di questa situazione (e no, non è la guerra!) intervenendo proprio sulle regole (quali regole?) del mercato, delle borse e della speculazione. Il bello è che c’è chi davvero crede che se finisse la guerra o si togliessero le sanzioni di colpo tutto tornerebbe magicamente a buon mercato! Nel frattempo ENI ha generato profitti del 600% …ma quanto è bello il mercato…la libertà…il capitalismo senza regole…per carità, fate tacere quei cattivoni (sicuramente comunisti manciabampini!) che strillano di porre regole e di tassare questi eroici cittadini! Ma sì, prendiamocela coi poveri che hanno pure l’ardire di lamentarsi! St’impuniti!

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