Scrivo davanti alle valigie aperte

Tempo di valigie. Quest’anno devo farne due. Qualche giorno al mare in riviera, poi il treno per Napoli e il nostro viaggio culturale, il primo di una lista che conserviamo con gelosia. Alla fine ogni pezzo ha trovato il suo posto, e la mia ultima estate da universitaria è un insieme di pagine sconnesse, piene di tanti ricordi, di progetti, di colloqui lavorativi, di una tesi che scrivo a rilento, e di quelle vacanze che sognavamo da mesi.

Uscite all’ultimo. È il nostro gruppo su WhatsApp, forse l’unico in cui possiamo scriverci per vederci due ore dopo, in cui organizzare un’uscita senza neanche sapere dove, perché l’importante è stare insieme, foss’anche su una panchina vuota. Abbiamo organizzato tre giorni al mare, come ci eravamo promesse. Partiremo domani, e sembrerà sciocco, lo so, ma un po’ è strano lasciare tutti a casa, chi c’è stato e chi non è mai mancato, ma forse alla fine è giusto cosi. Sarà la nostra breve fuga, dal lavoro, dagli esami, dalla laurea che si avvicina, con quella spensieratezza che abbiamo sempre difeso.

Poi torneremo a casa, il tempo di festeggiare il compleanno di un’amica, e partirò di nuovo. Questa volta saremo in due, come non avevamo mai fatto. Lei che considero la mia migliore amica, l’unica che di me sa tutto, la prima a cui scrivo per le notizie belle e quelle brutte. Compagne della stessa magistrale, laureande a ottobre con la stessa relatrice, alla fine il viaggio lo abbiamo organizzato davvero, anche senza avere la corona d’alloro in testa. Nella lista di luoghi da visitare avevamo scritto Reggia di Caserta e Pompei. Così per gioco ho proposto Napoli, e alla fine partiremo davvero. Una vacanza in due, perchè sarebbe stata dura convincere tutti, e per la prima volta abbiamo deciso di non cercare compromessi. Sarà il nostro viaggio, nient’altro. E sono contenta così.

Mai come quest’anno mi ha preso la voglia di partire, dimenticare tutti i problemi e sognare un mondo migliore. Non ho ancora chiuso nessuna delle due valigie, e la lista mezza dipinta con l’evidenziatore è abbandonata sul tavolo. Butterò dentro le ultime cose, sudata per la canicola estiva, e in compagnia del canto delle cicale aspetterò quel messaggio: siamo qui, scendi.

Ed io scenderò, con la sensazione di essere felice e tanto fortunata.

20 pensieri su “Scrivo davanti alle valigie aperte

  1. Buon viaggio! 🙂
    Pa sulla Reggia, ovviamente stupendi gli interni ma anche i giardini…se avete la fortuna di trovare il percorso agibile (non sempre lo è, ch’io ricordi), dalla fontana di Diana e Atteone, lateralmente, si può salire fin su alla cascata…una visuale stupenda dal Torrione.

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