Covid

E così ci siamo incontrati anche noi. In piena estate, a pochi giorni dall’ultimo esame e da un viaggio a Torino che ho già rimandato due volte. Ci siamo incontrati di domenica, perché ci piace rompere le balle anche nei giorni festivi. Io, che ti ho schivato per più di due anni, che ti ho sentito presentarti alle amiche, che conosco la tua brutta fama e ho cercato di starti lontano, mi ritrovo in tua compagnia, con trentacinque gradi e neanche un ventilatore. Sei un po’ stronzetto, fattelo dire. Prima un’amica, chiusa in casa a scrivere la tesi e costretta a rimandarla per un esame andato male, e ora me. In fondo che ho fatto?, sono stata un giorno in piscina, ho visto un paio di amiche, uscite innocenti mentre il mondo va al mare, in discoteca, ai concerti. Ma tu volevi conoscere me, così eccoci qui. Spero sia una convivenza pacifica, visto che non posso certo lanciarti fuori dalla stanza. Sappi che mi serve silenzio, perché devo continuare a studiare, e se ti fosse gradito metterti in un angolo, con la faccia al muro in punizione, sono sicura che i prossimi sette giorni passeranno alla grande.

22 pensieri su “Covid

  1. A Roma direbbero “A chi tocca nun se ‘ngrugna” e del resto con sti chiari di luna penso che prima o poi verrà a trovare tutti, anche me. Posso solo augurarti passi il più in fretta e indolore possibile!

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