Sul finir di giornata, qualcuno mi ha rubato le parole

Il fatto è che lo so che sto sprecando occasioni. Lo so che non sto nemmeno giocando la partita. Lo so che se domani mi dicessero “è finita” resterei con i rimorsi in mano.

Ma non ci riesco. Ho sperato per mesi di avere un’opportunità, una sola, per poter dire di averci almeno provato. Era tutto perfetto, tutto come avevo sognato, poche persone, un’intera giornata insieme, quel momento della partita in cui puoi fare soltanto una mossa, e magari vinci, magari perdi, ma non hai altre possibilità.

Io, invece, ho lasciato le carte e sono rimasta a guardare.

Poi torno a casa e mi rendo conto di quello che ho sprecato. Non so nemmeno se capiterà di nuovo, e se avrò di nuovo il coraggio di sedermi al tavolo, dopo tutte quelle partite perse a tavolino.

Ho vissuto in funzione di quella giornata, ma mi è scivolata addosso come pioggia improvvisa, e nella confusione della mia testa ho raccolto un paio di gocce, che ora si sono già asciugate.

“L’ansia di perdere tutto”. È quella che ti blocca, che ti fa sempre pensare, che ti piazza un peso sullo stomaco proprio mentre stai per cominciare.

Che stupida, mi ripeto. Perchè le storie scritte non si possono più cambiare. E non posso nemmeno chiedere scusa, perché scusa di cosa?, avevo davanti una scacchiera vuota, e non sono riuscita a muovere neanche il pedone.

Potessi strapparmi quella timidezza di dosso, come ci si sfila una maglietta, giuro, lo farei. Ma osservo un gruppo fare battute e chiacchierare per ore, e mi chiedo cosa ci sia di difficile, cosa mi faccia cosi paura, e quanto possa sembrare strano alle altre persone vedermi così. Ad osservare. Come se cercassi le parole nell’aria e non le riuscissi a trovare.

La verità è che ci tenevo troppo. E che in fondo ero lì per lei.

L’ansia… Quella di non fare bella figura. Quella di non sentirmi a mio agio. Quella di dire magari la cosa sbagliata.

La paura di non essere visti da chi invece guarderemmo per tutta la vita.

Ma non importa quanto poco abbiamo parlato, quanto è stato breve il viaggio in macchina, quanti silenzi non ho saputo riempire, io fino all’ultimo secondo, mentre lasciava il posto accanto al mio, mentre camminava verso casa, non ho smesso un istante di pensare a lei.

Scusami, ma sai, l’ansia…

17 pensieri su “Sul finir di giornata, qualcuno mi ha rubato le parole

  1. Potrei averlo scritto io questo pezzo, anche se non così bene come sai fare tu.

    Noi introversi ci facciamo tante seghe mentali, pensiamo troppo, ci giudichiamo continuamente e questo rende il nostro passo incerto. Siamo più poeti che eroi.

    Tuttavia una cosa che mi aiuta è cambiare verbo.
    Non usare “io dovrei”, “io avrei dovuto”, “io devo”,…. non usare il verbo “dovere” nelle sue varie declinazioni.
    Piuttosto usare e ripetersi “io voglio”.
    Volere aiuta a superare la timidezza e l’ansia, volere aiuta a non temere il giudizio di chi sta intorno, “volere libera”.

    “Io voglio dirle quello che sento”
    “Io voglio passare il mio tempo con lei”
    “Io voglio conoscerla meglio”

  2. Purtroppo non siamo tutti uguali, non siamo tutti estroversi o dei simpaticoni. Crescendo però si impara a capire che non possiamo cambiare e impariamo ad accettarlo e quando finalmente acquisiamo la consapevolezza di ciò magicamente diventiamo anche più sicuri e meno timidi. È quanto di meglio possiamo fare. Gli altri poi capiscono…o per lo meno lo fanno quelli che vale la pena di frequentare!

  3. Non ci si può togliere la timidezza, non si può rifiutare ciò che si è. Col tempo, però, si attutisce da sola, soprattutto perché si raggiungono nuove consapevolezze. Ma è un cammino, un lungo percorso fatto di tante esperienze.
    Tu, adesso, vai bene così come sei. 🙂

    • Grazie del commento ❤ Sicuramente, ogni carattere ha le sue imperfezioni e per questo capita di trovare difficile accettarlo, sicuramente le esperienze servono, già rispetto ad anni fa è diverso

  4. Eh purtroppo capisco bene anche questo. A volte è impossibile gestire l’ansia e gli scenari che ti si formano in testa anche se magari per fortuna non sì realizzano quasi mai. Si impara a conviverci faticosamente

Rispondi

Inserisci i tuoi dati qui sotto o clicca su un'icona per effettuare l'accesso:

Logo di WordPress.com

Stai commentando usando il tuo account WordPress.com. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto Twitter

Stai commentando usando il tuo account Twitter. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto di Facebook

Stai commentando usando il tuo account Facebook. Chiudi sessione /  Modifica )

Connessione a %s...

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.