Una volta l’oroscopo mi ha detto:

La vedi quella gioia? Ecco, posala perché non è tua.

Probabilmente l’ho preso in parola, visto che da quasi un anno colleziono una sfiga dietro l’altra.

Scrivevo a Marzo 2022:

1. Prenoto con le amiche una vacanza a Gallipoli, e ci ritroviamo in una topaia sporca, con delle biciclette scassate, due ombrelloni rotti in due giorni, un mezzo tifone e conseguente mareggiata fissa per giorni.

2. Scelgo di raggiungere in treno i miei genitori in Alto Adige, e all’andata rischio di finire al Brennero perché non si aprono le porte. Al ritorno, invece, perdo il treno, aspetto il successivo, si rompe e ne devo prendere un terzo.

3. Organizzo l’Erasmus a Cardiff, con tanto di visto pagato, appartamento prenotato, biglietto aereo acquistato, e a meno di un mese della partenza salta tutto per l’ondata di covid.

4. Decido di andare a trovare un’amica a Torino, pago quasi 90 euro di treno, prepariamo l’itinerario, poi a due giorni dalla partenza lei entra in contatto con un positivo.

5. Punto a qualcosa di più semplice: una passeggiata su una collina. Pochi giorni prima piove e il percorso è pieno di fango. Abbiamo dovuto cambiare strada.

6. Ancora più semplice: raggiungere l’università per fare un lavoro di gruppo. Raggiungo l’auto e trovo la gomma a terra, per la quinta volta in quattro anni.

7. Riprogrammo il viaggio a Torino, pago nuovamente il treno, con l’integrazione per avere l’opzione del cambio data, e a pochi giorni dalla partenza la mia amica deve tornare a casa per un lutto.

8. Vengo invitata con un’amica ad un incontro presso un’azienda che sta cercando dei “sales manager”: un’ora e mezza di presentazione, peccato che in realtà stessero cercando dei venditori porta a porta pagati a provvigione, e l’unico gadget che mi sono portata a casa è stata una cassa bluetooth grande quanto un dado da gioco.

9. Organizziamo dei pomeriggi di studio di gruppo per prepararci ad un esame, e l’unico giorno in cui sono io ad arrivare in anticipo per accaparrarmi il tavolo trovo tutte le biblioteche piene, un bar affollato per un compleanno, e un altro bar in chiusura alle 16: ho camminato invano per un’ora.

10. L’unica volta in cui vado a lezione all’università dimenticandomi l’acqua, la bottiglietta si incastra nelle macchinette automatiche e ne devo pagare due.

11. Alla giornata di incontro con le aziende organizzata dall’Università, mi avvento sullo stand di Ferrero e scelgo una delle quattro file. La mia amica arriva un quarto d’ora dopo e ne sceglie un’altra. Risultato? Lei finisce in dieci minuti, io resto in fila mezz’ora e poi scopro che il responsabile dell’area marketing era un altro (e no, non c’erano cartelli in proposito). Non ho rifatto la fila ma ho preso un Kinder Bueno di consolazione.

12. Dopo neanche sei mesi di possesso di un account Paypal, mi hackerano le credenziali rubandomi 20 euro (e poteva andare peggio).

13. Io, con la fobia delle api, scopro un alveare in costruzione sotto al mio materasso.

14. Arriviamo a ieri sera: uscita con le amiche fissata, destinazione centro città, dove non andiamo da un anno perché sempre troppo scomodo. Il meteo preannuncia pioggia.

Viste le premesse, mi sono abituata ad essere previdente. Appena assaporo il sentore di una gioia in arrivo, mi guardo intorno alla ricerca della fregatura. E se per qualche congiunzione astrale la gioia si realizza davvero, inizio a temere la calamità in procinto di abbattersi sulla mia persona. Non sono paranoica, si chiama realismo. Succede quando si è del segno dello scorpione, e da un anno a questa parte sono serviti piani A, B, C, D, E, a volte anche F, per ogni programma saltato all’ultimo minuto.

Vi aggiornerò sulla nascente idea di andare in piscina. Mi aspetto che si buchi il pavimento o volino via tutti gli ombrelloni.