15 Dicembre 2021

Se te ne parlassi forse capiresti. Le mie contraddizioni. Le mie fissazioni. E quando rispondo a testa bassa, per paura di farmi scoprire. Sarebbe tutto più facile, senza quei punti interrogativi, senza pagine da decifrare, senza cassetti chiusi a chiave. So che lo capiresti. A volte mi chiedo se tu non lo abbia già capito. In fondo sei l’unica che, se volesse, potrebbe leggere quello che scrivo. Sapresti cogliere i riferimenti, quei dettagli insignificanti, che per me hanno un gran valore, e conosceresti quella parte di me che ho sempre nascosto, per paura, per vergogna, o per incapacità di capire. Tempo fa ho pensato di chiedertelo, ma non ci sono riuscita. Sei tu quella che fa domande, che legge sempre tra le righe, che capisce anche le mezze risposte non date. Io sono quella che si nasconde dietro a un dito, ma che in fondo muore dalla voglia di parlarti.

Mi chiedi spesso cosa penso di questo o di quell’altro, e spettegoliamo, come due amiche normali che si conoscono da una vita. Forse a volte spero che a dirmelo sia tu. Dirmi che hai visto il mio sguardo, che il mio tono è diverso, che posso anche provarci, ma non sono brava a mentire. Ti risponderei che hai ragione. Perché se fossi in te, io mi sarei già scoperta da sola. Dicono sempre che le cose mi si leggono in faccia, e invece proprio questo lo nascondo in tasca, per proteggerlo dalla curiosità. Eppure non so se sia un caso, ma di quella persona tu mi hai chiesto un parere, e su quella persona abbiamo scherzato, ci siamo scambiate un’opinione, ma non sono riuscita ad essere completamente sincera con te.

Spesso ti trascino in quelle uscite di gruppo che odi, e forse ti domandi perché io insista così, se davanti a una tavolata mi sono sempre sentita a disagio. Altre volte non sei venuta, ma io ci sono andata lo stesso. Non so neanch’io se abbia avuto senso, se due risate insieme non facciano stare solo peggio, e se un pomeriggio passato a guardare sia stato solo tempo buttato. Ma non ho il coraggio di dirti la verità. Nascondo i dettagli sotto il tappeto, sperando che tu possa indovinarlo da sola. Semino indizi nei miei racconti, pensando che possano significare qualcosa. Ma c’è una ragione dietro quelle scelte che probabilmente non ti spieghi, c’è un motivo se ti chiedo di venire con me, perché con te è più facile abbattere quei muri, e c’è un motivo anche se decido di provarci lo stesso, perché so che in fondo me ne pentirei.

Ma se te ne passi forse capiresti. Le mie paure. Le mie smanie di uscire. Ti parlo del tempo che passa, delle occasioni che si esauriscono, ed è vero, ma in tutto questo manca un nome. Un nome che da un po’ di tempo cerco di evitare. Quel nome per cui abbasso la testa, guardo altrove o finisco per arrossire, come se dal mio solo sguardo cadessero tutte le bugie. A volte vorrei davvero che lo scoprissi, e che trovassi il coraggio di dirlo al posto mio. Vorrei un tuo consiglio, vorrei che lo rendessi normale, vorrei che non fosse soltanto una corsa all’infinito. Vorrei metterci un punto, una virgola, un segno di interpunzione, in una frase che fino ad oggi ho conservato in un cassetto.

Sono abbastanza grande, mi ripeto. Ed è l’unica cosa che non sai di me. L’unica cosa che m’illudo di essere riuscita a proteggere. Ma la verità è che non so per certo nemmeno questo. Se te ne parlassi, forse lo saprei.

4 pensieri su “15 Dicembre 2021

  1. Penso di aver capito….o forse no. Però ad un certo punto non potrai più nasconderti, in ogni caso. E a quel punto sarà tutto più semplice, perchè chi ti vuole bene capirà.
    P. S. Lo sai che quella è la data del mio compleanno?!?!

Scrivi una risposta a Ehipenny Cancella risposta

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.