Elisabetta Franchi ci spiega il patriarcato, peccato che ci creda pure

Anni e anni di lotte per l’emancipazione, poi arriva una donna che afferma: “Faccio una premessa: io le donne le ho messe ma sono anta, ancora ragazze ma ragazze cresciute. Se dovevano sposarsi si sono già sposate, se dovevano far figli li hanno fatti, se dovevano separarsi hanno fatto anche quello… Diciamo che io le prendo dopo i quattro giri di boa. Sono tranquille e lavorano H24.“.

E chissà quanti altri la pensano cosi

Si fa un passo avanti e tre indietro, ogni volta.

7 pensieri su “Elisabetta Franchi ci spiega il patriarcato, peccato che ci creda pure

  1. Beh, se ci mettiamo insieme anche l’intervento di qualche giorno fa della futura (poveri noi!) leader del centrodestra che tra i suoi 4 punti programmatici cardine ha inserito la M di madre, a ribadire che la figura della donna deve essere quella di mamma al centro della famiglia…e se consideriamo che questa attualmente rappresenta più del 20% dell’elettorato direi che il futuro è tutt’altro che roseo. Parliamo tanto di talebani e non ci rendiamo conto che li abbiamo in casa. Per questa gente (donne in testa) essere di sesso femminile ha solo due implicazioni: madri e puttane. Un bel ritorno all’ottocento direi …

      • Già, è quello che dico anche io con l’aspetto assurdo che spesso sono più femminista di tante donne. Io sto mondo lo capisco sempre meno…

  2. Se gli esponenti politici e culturali femminili sono le prime a spingere la figura femminile all’angolo, allora siamo messi male.
    Ma non avevo dubbi che il medioevo fosse tra noi, c’è sempre stato.

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