Maggio, quell’ultimo mese. Quello delle ultime lezioni, degli ultimi caffè, delle ultime pause sulle scale. Quello che sembra solo un capitolo di addio. Briciole di un tempo che non basta mai, perché è pieno di così tante cose, di impegni e sogni da realizzare, di paure da vincere e di traguardi da superare, ma nelle caselle del calendario non ci sta che una parola: vita. Tra quattro pareti le lancette scorrono silenziose, scandite dai saluti alle persone che non vorremmo lasciare. Ma non c’è tempo per contare i secondi, non c’è spazio per la malinconia, solo la voglia di continuare a correre, per non non perdere lungo la strada neanche un’emozione.
Maggio, il nostro ultimo mese. Quelle poche occasioni per incrociare i nostri cammini, che non dipendono nemmeno da me. Vorrei incontrarti il più possibile, ma a volte rimani un punto su di uno schermo, due lettere in un cerchio freddo, e una porta che non si aprirà mai. Resta meno di un mese per sedermi alle tue spalle, nello stesso banco da settembre, aspettando di vederti entrare. Meno di un mese per mettersi in fila alle macchinette del caffè, per poi ritrovarsi sulle scale senza dirsi nulla, intrecciando frammenti di un discorso sempre a metà. Meno di un mese per imparare almeno a salutarti come si deve. Ed io che mi chiedo se in fondo basterà.
♥️♥️
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