A volte ho la sensazione che tutto mi scivoli tra le mani. Gli impegni, i legami che ho costruito, i progetti per il futuro. È come se avessi buttato tutto sulla scrivania, e il primo giorno di primavera avessi aperto la finestra. Cerco tra le pagine per ricostruire la storia, ma trovo solo stralci di ricordi e un orologio che non si ferma mai. Eppure basterebbe chiudere la finestra, sedermi alla scrivania e sistemare. È solo che… non c’è mai tempo. Quella scusa per cui rimandiamo tutto, e ci ritroviamo a contare i pensieri prima di andare a dormire. Vorrei scappare dai problemi, scacciare le preoccupazioni, nascondermi in una bolla e rotolare via. Ma non posso. Devo tornare per forza, nella mia stanza incasinata, con le cuffiette a portata di mano, perché la musica riesce a farmi sentire davvero a casa. So che dovrei darmi delle priorità, ma il cuore trova spazio per tutti, anche se fatica a portarne il peso, e mi ritrovo le paure addosso di chi vorrei aiutare, mentre ancora cerco la strada giusta da seguire. Sono fatta così, sono fatta sensibile, fragile, altruista, incapace di ignorare, spaventata dal dolore, ma in quella stanza mi rifugio sopra il letto, come se potesse spiccare il volo e portarmi via. I sogni, quelli che tengono in vita… Il vento di primavera ha mescolato anche quelli, e non trovo più il conforto di quel viso, di quello sguardo pieno, perché da sotto la porta chiusa il mondo reale mi tiene sveglia, con le sue voci infelici e le ansie del futuro. Forse è il periodo, forse è sfortuna, forse siamo tutti noi, bloccati su quei passi di un percorso pieno di spine, ma vorrei il sole della primavera aprisse un nuovo capitolo, e dalla finestra potessi gettare tutti gli errori degli ultimi mesi. Ma riesco solo ad allontanarmi dalla riva, consapevole che non potrò stare al largo per sempre. Mi sono posta degli obiettivi, ma se li guardo mi sembrano così lontani, intenti a correre più veloci di me, mentre lotto per credere che in fondo ce la posso fare. Così riempio queste strane giornate, cercando un senso dietro gli impegni che mi prescrivo, e trovando scuse per uscire di casa anche senza una vera ragione, perché anche una piazza mi sta stretta dopo averla percorsa per intero. Sarà il momento, sarà la primavera…
l’inquietudine della giovinezza, il periodo più bello della vita, ma allo stesso tempo anche il più contorto. si hanno davanti mille strade diverse, mille obiettivi, talvolta non si sa neppure da dove partire. Poi ora mettici anche due anni di pandemia ed ecco che il piatto è servito….
Intanto ti faccio i miei migliori Auguri per una Felice Pasqua, poi ne riparleremo….😊👍😉🤗
Buona Pasqua anche a te 🥰
Continuo a dire che le tue riflessioni sono davvero belle. Anche questa è molto significativa ❤️
Ed io non posso che ringraziarti ❤