Anziché tornare a casa, mi sono seduta sui gradini della piazza, a pensare. Pensavo che in fondo non è giusto. Che per quei pochi minuti con te, colleziono pugni di silenzi e parole non dette. Pensavo che avrei voluto giocare anch’io, ma altre venti persone lo facevano al posto mio. Pensavo che non era questo che volevo mostrarti di me. Che se potessi, cancellerei tutto e lo riscriverei da zero. E mi chiedevo se tu magari lo avessi capito, se ti fossi chiesta cosa ci facessi lì. No, è impossibile. Perché il massimo che ti ho detto è stata una battuta per scherzare. Ma so che in realtà era una scelta già scritta. Pensavo solo che avrei voluto viverla diversamente. O chiederti scusa se non riesco a dirti quello che penso davvero.
esci fuori dal guscio Penny … come venere dalla conchiglia… ne verrà solo bellezza 🙂
💚💚
❤ 🙂
Bello 😘
Grazie! 🥰
Io non sarei così certo che siamo sempre in grado di esprimere il nostro mondo interiore: forse basterebbe guardarsi negli occhi più spesso, assorbire certi silenzi, afferrare d’intuito certi gesti.
Sì, ma forse anche questo a volte è difficile.. sarebbe bello però
Che bello! occorre riabituarsi ad uscire allo scoperto e far vedere cosa c’è dentro 🙂 Buon rientro Penny, di cuore!
Grazie infinite!