Sanremo 2022 – Le pagelle semiserie della seconda serata

Ed eccoci tornati al secondo appuntamento tanto poco atteso! La seconda serata di Sanremo s’è distinta per un incredibile quantitativo di PAPALINA! gridato sul palco, e per una serie di outfit degni della settimana della moda versione alcolica. Ma andiamo con ordine.

Sangiovanni con “Farfalle” – Voto 6+
Questo Sanremo inizia a sembrarmi un po’ una congiura. I cantanti su cui riponevo aspettative a mille hanno presentato delle ciofeche, quelli per cui ero pronta a mettere il muto alla televisione mi hanno stupita in positivo. Sangiovanni compreso. L’ho mal tollerato per un anno, mi sono sorbita “Malibu” in tutti i Summer Festival, sono stata torturata dalle amiche che lo mettevano appositamente in macchina, ed ora? Non mi riconosco più. La canzone… mi è quasi piaciuta. E a 19 anni sa tenere il palco meglio di metà del cast, nonostante si sia vestito con un pigiama di domopak rosa taglia XXL.

Giovanni Truppi con “Tuo padre, mia madre, Lucia” – Voto 911
Sono ancora qui che spero in un’allucinazione collettiva. Truppi, con la maglia della salute che indossa mio nonno per guardare i cantieri, una faccia scocciata da “fatemi torna’ a giocare a scopone”, e una canzone da falò sulla spiaggia dopo una cassa di birre Peroni. Non solo, in quattro minuti ci sono diciotto cambi di ritmo e sette variazioni di tonalità, come se avesse detto okay, non c’ho la canzone pronta, proviamo a mettere insieme ‘sti pezzi qua. Risultato terribile.

Le vibrazioni con “Tantissimo” – Voto 7/8
Che ce vuoi fa’, a me il rock piace, e dopo una sfilza di canzoni melense alla “mi manchi, senza te sto male”, un po’ di chitarra ci vuole. Non sono una fan della voce di Sarcina, e nemmeno dei look da tamarri sulle Harley Davidson, ma ero in astinenza da band sul palco, e il loro compito l’hanno egregiamente fatto. Probabilmente mezza Italia si dimenticherà perfino che siano in gara, ma dal mio umile divano ho apprezzato.

Emma con “Ogni volta è così”Voto 6- ( 10 punti bonus a Francesca Michielin direttrice d’orchestra)
Emma cara, io ti voglio bene, sono cresciuta cantando voglio caloreeeeee sulla mia peeeelleeee. Ma sono dieci anni che ti sgoli ad ogni canzone. Capisco le pene d’amore, ma non sei Adele, facci un sorriso e una ballad sulla felicità, suvvia. 9 per la persona, 5 per il brano, famo un 6- e non se ne riparla più?
Il bonus a Francesca Michielin che spiazza tutti, e dopo aver rischiato la squalifica per colpa di Fedez, taglia la testa al toro e torna in veste di direttrice d’orchestra. Franci, sei la nostra Beppa Vessicchio!

Matteo Romano con “Virale” – Voto 9 per l’esordio
Lui è quello che su Instagram ha detto: “Lo so che mi avete in squadra al Fantasanremo perché costavo pochi baudi, ma non vi deluderò”. Porello, ce l’ho in squadra anch’io. C’aveva una faccia simpatica. E nonostante dimostri quindici anni e sembri un concorrente di “Io canto” del 2010, se l’è cavata ampiamente. Anche meglio di alcuni catafalchi in gara. La canzone non è nemmeno facile, la voce ce l’ha, quindi bravo Matteo, ti auguro di fare grandi cose.

Iva Zanicchi con “Voglio amarti” – Voto 4
Signore e signori, 82 anni di pelle passata sotto al ferro da stiro. Ditemi dove devo firmare per invecchiare così. Ho cercato una ruga tra i pixel della televisione, e per ripicca la ruga è venuta a me. Iconica, entra da una porta laterale perché durante le prove è cascata dalle scale, ma per non perdere punti al Fantasanremo risale un gradino e si fa presentare da lì. La canzone si poteva anche evitare, ma ha voluto strafare. Noi eravamo già contenti per l’entrata.

Ditonellapiaga e Donatella Rettore con “Chimica” – Voto cosastoguardando
Già una che si fa chiamare Ditonellapiaga la dice lunga. Ma in accoppiata con Donatella Rettore è la quota “delirio metafisico” del Festival. Ditonellapiaga scende le scale da sola, al che Amadeus probabilmente stava già chiedendo “Dov’è Bugo?!” nel dietro le quinte. Poi compare la Rettore, vestita da Crudelia De Mon con la parrucca dei cugini di campagna, e con l’entusiasmo di chi s’è appena tirato una striscia di coca. Fregandosene della canzone, urla in faccia ad Amadeus “PAPALINAAA!”, a metà brano inizia a volteggiare tipo bella lavanderina, e a fine canzone si butta di peso sulla compagna rischiando di finire sopra al primo violino. Spettacolo puro.

Elisa con “O forse sei tu” – Voto 10++
Io sono stata al tuo concerto, il mio ultimo concerto pre-pandemia. Io tifo per te, Elisa! Sei pure il mio capitano della squadra del Fantasanremo! Un ritorno attesissimo dopo 21 anni dalla vittoria con “Luce”, si veste con una tenda bianca in onore del passato, e ci regala tre minuti di delizia per le nostre orecchie. Per quanto mi riguarda, Elisa batte per distacco tutti gli altri cantanti in gara. Un + per essere il solo accento friulano che riesco a sopportare, un secondo + per avermi fatta trovare d’accordo con la sala stampa che l’ha piazzata prima.

Fabrizio Moro con “Sei tu” – Voto 8
Oggi mi sento di manica larga, ma anche Fabrizio Moro fa parte degli artisti salvati su Spotify. Da quando mio padre m’ha fatto notare che somiglia al mio professore di matematica del liceo non riesco più a guardarlo nello stesso modo, ma lo ascolto volentieri. Certo, sembra sempre un po’ incazzato, della serie “Guarda te se me tocca’ canta’ a Sanremo”, ma a noi piace anche così. La canzone è caruccia, 100% stile Moro, nulla di troppo diverso da quanto ci si poteva aspettare.

Tananai con “Sesso occasionale” – Voto velopietoso
Volevo guardare almeno in faccia questo fantomatico Tananai, che pareva il nome di un monumento persiano, ma prima è comparso Zalone, poi Orietta Berti in diretta dalla nave Costa, e infine la pubblicità. Ho lasciato mio padre fisso davanti alla televisione e me ne sono andata a letto. Ho fatto bene. I miei amici ubriachi al karaoke forse cantano meglio di lui, per non parlare del testo: c’ho 38 gradi in corpo, e la testa in alto vaaaaa. Numero di note della canzone 870. Numero di note azzeccate: 4.

Irama con “Ovunque sarai” – Voto 8
Ritorna dopo la dad dell’anno scorso, con dei capelli cotonati da tribù indiana e un centrotavola come maglietta. Per fortuna ha lasciato in camerino l’autotune, le basi distorte e gli effetti psichedelici, portando sul palco una bella canzone: finalmente! Erano anni che chiedevo pietà, e dopo diciotto tormentoni e venticinque pezzi da discoteca, è tornato l’Irama intenso e profondo che piaceva a me. Grazie.

Aka7even con “Perfetta così” – Voto 3
Me lo ricordo Aka, chiuso nella casetta di Amici di Maria De Filippi, a lanciare bottiglie perché una tal Martina era innamorata di un altro. E da allora faccio fatica a prenderlo sul serio. Questa volta si è vestito da copridivano degli anni Ottanta, e ha sbaragliato la concorrenza del Fantasanremo urlando Papalina, Fantasanremo e pure Zia Mara. Peccato che poi la sala stampa lo abbia piazzato ventunesimo. E dire che la voce è bella, c’ha un graffiato da fare invidia, ma i testi ti danno sempre quella sensazione di letterina scritta sul diario di quinta elementare. Si può migliorare.

Highsnob e Hu con “Abbi cura di te” – Voto 5
Nel caso vi steste chiedendo chi sia ‘sto Highsnob, lo potete scoprire leggendolo sulla sua tempia destra, palesemente in carattere Times New Roman. Quella vestita da gelataia con delle scarpe ortopediche, invece, si suppone sia Hu (che non è il verso che faccio io alzandomi dal divano). Canzone che quando parte ti fa dire “Eccone ‘n’altro che parla invece di cantare”, invece a metà ti ricredi, e pensi “Beh, poteva andare peggio”. Non dico sia bella, ma non è nemmeno da buttare. Specie se pensiamo che al terzo posto della classifica ci sono due che cantano “Con le mani con le mani ciao ciao“.

Checco Zalone – Voto n.c.
Io lo ammetto, ho un problema con Checco Zalone: mi irrita. E lo so, interpreta l’italiano medio! Devi cogliere l’ironia!, lo so, sono vent’anni che me lo ripetono, ma che ci posso fa’? Lo vedo in televisione e mi altero. Fa una battuta e vorrei lanciargli il telecomando. Inizia a cantare e mi partono quaranta neuroni, peggio di Bruno Barbieri a Masterchef davanti a un mappazzone. Al primo sketch mio padre si è addormentato, e io ne ho approfittato per una pausa pipì. Siamo rinvenuti mentre cantava ragadiii. E forse era meglio non sentirlo.

Lorena Cesarini – Voto 9
La valletta più emozionata di tutta la storia di Sanremo, scende le scale e annuncia di non poter guardare in faccia Amadeus, perché altrimenti scoppierebbe a piangere. Poi sbugiarda con stile tutti i cerebrolesi che l’hanno insultata, legge un frammento di un libro bellissimo, “Il razzismo spiegato a mia figlia”, e ci insegna a non aver paura di mostrare anche le fragilità. Peccato che per quel monologo contro il razzismo, i razzisti la stiano insultando sui social… Che strana l’Italia, eh? Un plauso anche per non aver risposto a quel subumano che ha scritto sui social “Forse l’hanno chiamata per lavare le scale e annaffiare i fiori…”: fosse stato per me lo avrei chiamato personalmente, e le scale gliele avrei fatte pulire con la lingua.

Laura Pausini, Mika e Alessandro Cattelan – Voto in sospeso
In bocca al lupo per la conduzione di quel gran colosso che è l’Eurovision, che ci costa quasi 25 milioni di euro. Nessuna pressione, eh.

Sala stampa – Voto 4 e mezzo
Ieri ero partita con un 4, oggi siamo leggermente migliorati con il primo posto dato a Elisa, ma siamo ancora ben lontani da una sufficienza. Mi avete lasciato le Vibrazioni al 22esimo posto, Matteo Romano al 17esimo, mentre il duo Ditonellapiaga-Rettore in hangover sono al settimo…

Qui se vi siete persi le pagelle della prima serata:

5 pensieri su “Sanremo 2022 – Le pagelle semiserie della seconda serata

  1. Mi sono piaciuti Irame e “Abbi Cura di Te”.
    Male Zalone, a mio avviso, con la solita comicità di bassa lega. Potrebbe afre molto di più.
    La co-conduttrice assolutamente inadatta, a mio avviso, così come lo era la Muti.
    Mille volte meglio Drusilla.

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