Un mese fa non ci avrei neanche minimamente pensato. Cinque anni sono volati via, un sogno di una sola notte, ed io non so nemmeno se li ho vissuti davvero. Ma sono qui, davanti all’ultima sezione invernale, ancora a distanza, dai freddi computer e un buon Natale scritto in chat. Sono qui, ma vorrei quasi tornare indietro.
So cosa mi terrorizza.
Il tempo.
Sentirmi dire che tutto sta per finire, che dovrò prendere la mia vita in mano, che sarà il momento di scegliere… ecco, a me fa paura. Non so come si fa. Non so nemmeno da dove cominciare.
Mentre lasciavo la piazza della mia facoltà, pensavo al primo giorno del corso magistrale. Settembre di un anno fa. Sembra passata una settimana da allora. Fresca di laurea triennale, piena di entusiasmo, determinata come pochi, orgogliosa dell’unica scelta riuscita in vita mia. Ma forse è così, forse la paura è normale, mi aspetta dietro ad ogni angolo, perché è bene guardarsi intorno prima di voltare.
Poi d’impulso ho deciso di partire. Barattare le lezioni di febbraio con un tirocinio in marketing all’estero. E per la prima volta non ho controllato attorno a me. Ho scelto e basta, come se fosse un viaggio di una settimana.
Torniamo sempre lì.
Il tempo.
Quello che non passerò con loro, in quelle aule, su quelle scale antincendio e davanti a quella macchinetta del caffè. Tempo che ho tolto alle ultime pagine di una storia bellissima: l’università. E non quella vissuta dietro uno schermo, no. Quella che a forza di sacrifici abbiamo riconquistato, quella fatta di studenti di corsa, lavori di gruppo, libri stampati, presentazioni, caffè presi per stare insieme. L’università che racconterei ai miei figli, e che tutti meritano di poter vivere.
Oggi riconosco il valore di quel tempo. Un mese è pochissimo, ma a cinque mesi dalla fine vale come un’eternità. Sono un po’ gli ultimi momenti, le ultime occasioni, le ultime risate insieme, gli ultimi ricordi da scolpire. Fa effetto. È come guardare un film di tre ore e cambiare sala sul finale. Io però tornerò. E questo forse è il rifugio per tutte le mie paure.
Tornerò.
E quei due mesi, che a volte sembrano giorni, altre volte vite intere, saranno il capitolo più indelebile del romanzo. Tornerò e continuerò a scrivere, in una storia che non si è mai interrotta. Forse non troverò più il mio posto in quinta fila, forse non riuscirò a dare tutti gli esami, forse mi sarò persa un lavoro di gruppo, ma non sarà finita così.
Sì, mi terrorizza il tempo che scivola via. Ma voglio imparare a non pensarci. Come se potessi fermare l’orologio. Come se potessi spendere una sola pagina di calendario.
Pensandoci troppo rischi di non viverlo.
No ma sono solo pensieri scritti di getto, ormai è tutto deciso e sono anche contenta
💪💪
Ciao Penny,
hai fatto la tua scelta, vai avanti serena. Sarà una bella nuova esperienza.
❤❤
Tranquilla, comunque vada sarà una vita piena di problemi! A meno che tu non vinca il SuperEnalotto o ti sposi un qualche emiro scemo!😂
Non fa una piega 😂
Sempre campione di ottimismo io e del resto ho sempre vissuto secondo le leggi di Murphy per cui…sono un esperto del settore!🤷😂
“Cinque anni sono volati via”
Pensa che ti conosco dalle superiori.
“mi terrorizza il tempo che scivola via”
No, dai. Ti terrorizzerà *davvero* quando sari veramente più anziana.
🙂
Così mi sembra volato ancora più velocemente! 7 anni wow 😲
Certamente sarà peggio in quel caso
“sarai”
I cambiamenti spaventano sempre un po, a qualunque età …vai serena sarà una bellissima esperienza