Io ho bisogno di questo. Di mollare tutto per un paio d’ore, uscire con due amiche, concedermi un aperitivo e un secondo spritz, e decidere all’improvviso che la serata non debba finire. Ho bisogno di camminare tra le vie del centro, improvvisare una destinazione, ordinare un narghilè al tavolo, e continuare a parlare. Ho bisogno di tornare a casa alle due e mezza, girare per casa con la torcia per non svegliare nessuno, e aspettare il messaggio delle amiche, “Arrivata a casa”, prima di andare a dormire.
Ho bisogno di dimenticarmi ogni timore. Ho bisogno di vivere i miei 22 anni prima che scadano di nuovo. Ho bisogno di quella semplicità, che per me è un rifugio bellissimo. Ho bisogno di stare con quelle persone, perché con loro mi sento a casa.
Poi in macchina, sulla strada del ritorno, è stata lei a dirci “Che bella serata, sono felice”. E se posso aver contribuito ad almeno un 1% di quella felicità, beh, allora sono felice anch’io.