È finita l’era di Alitalia, ed io non sono mai salita su un loro volo. Ho letto soltanto di ritardi, perdite, scioperi, investimenti sbagliati, ristrutturazioni mancate, proteste dei cittadini. In tanti hanno gioito alla notizia: finalmente smetteremo di pagare un’azienda in crisi! Quanti soldi sono stati versati… Eppure, oggi, non riesco a ignorare i video dell’ultimo volo. Il comandante che ringrazia i suoi passeggeri, le lacrime del personale, gli abbracci sull’aereo vuoto. Di quei 10mila dipendenti, Ita ne manterrà meno di 3mila. È un giorno triste per tutti, e un fallimento per il nostro paese. E non perché la compagnia cambierà nome, perché non porterà più il tricolore, ma perché è fallita un’azienda che è stata il sogno di tanti, e che nessuno è stato in grado di salvare. Tanti sbagli, tanti soldi buttati, tanti problemi mai affrontati, ma davanti alle lacrime di chi ci ha messo il cuore, l’unica giusta risposta è il silenzio. Perché si può dire tutto di Alitalia, che avesse dei prezzi eccessivi, che non fosse mai puntuale, che il personale fosse antipatico, ma è stata un pezzo della nostra storia, e non siamo riusciti a salvarla. Dispiace, anche se con Alitalia non ho avuto occasione di viaggiare.
Ora non ci “mangerà” più nessuno, dispiace per i lavoratori vittime di un sistema tutto italiano.
Purtroppo il governo ha solo allungato l’agonia…
e gli “investitori” il conto in banca
E non sono riusciti a salvarla nonostante la barca di soldi che è costata ad ognuno di noi. Leggevo una stima che parlava di 320 euro a testa, neonati compresi, dall’inizio ad oggi
Che cifre assurde, buttate al vento
Dispiace, ma era la fine che tutti si aspettavano.
Un carrozzone inutilmente costoso, che generava perdite ogni giorno, tutto l’anno.
Ci rimettono i dipendenti privi di colpe, io chiamerei alla sbarra i grandi manager superpagati che hanno permesso questo scempio.
È giusto cosi, non si poteva salvare in altro modo, una gestione scellerata è dir poco
Negli anni settanta viaggiavo spesso in aereo e i disguidi e i ritardi di Alitalia c’erano anche allora, mentre le compagnie di bandiera di altri stati funzionavano a meraviglia. All’estero eravamo spesso presi in giro per la nostra compagnia di bandiera e anch’io, quando era possibile, cercavo di evitare Alitalia.
Penso sia stato lo stesso un po’ per tutti
se la sono mangiata, come ogni cosa in Italia. Che schifo