Questa estate me la sono goduta davvero. Non ho fatto viaggi in capo al mondo, esperienze straordinarie o incontri che mi hanno cambiato la vita. Ma in questi ultimi tre mesi ho scelto di non sprecare nessuna occasione. Ho passato più tempo possibile con gli amici, sono andata in vacanza con loro per una settimana, ho trascorso Ferragosto con i miei genitori, ho approfittato di un paio di giorni a casa da sola, ho accettato inviti dell’ultimo minuto, ho organizzato uscite in mezza giornata, e da metà luglio ho messo da parte lo studio, prendendomi quella pausa che sentivo di meritare.
Sono stata fuori città poco più di una settimana. Non ho mai fatto così poche vacanze dall’anno in cui sono nata. Ma se ho scelto di restare, è stato per le persone che sono rimaste con me, e posso giurare che in fondo ne è valsa la pena. Ai miei genitori ho lasciato la casa in affitto in Alto Adige, un divano-letto aperto solo per pochi giorni, e la consapevolezza che il tempo sta passando in fretta, le estati ormai sono cambiate, ed io sono cresciuta un po’ di più.
Certo, è stato strano viaggiare da sola, orientarsi nelle stazioni dei treni, salire le scale con la valigia pesante, e aprire il portone con le chiavi. E’ stato strano uscire con le amiche senza avvertire nessuno, tornare tardi e poter accendere le luci, o decidere di stare a casa senza doversi giustificare. E’ stato strano sperimentare ricette, inventarsi il pollo all’aceto balsamico, o fare per la prima volta i biscotti. Ma il momento era arrivato, ed è giusto che sia andata così.
Perché a ventidue anni anche gli amici sono un po’ una famiglia, e mi mancano quando sono lontana, non mi pesa vederli per più giorni di fila, e anche se ci siamo incontrati da poche ore avremo sempre qualcosa da raccontare. Aspettato l’estate per avere il tempo di ritrovarci, vivere quelle giornate che abbiamo sempre rimandato, organizzarci all’ultimo minuto per uscire, senza sapere quando ritornare. Facciamo liste su liste di progetti da realizzare, gite da fare, luoghi da visitare, e anche se alla fine andiamo sempre allo stesso bar in fondo non m’importa, perché quello che conta è stare insieme.
Ma ormai agosto è finito, l’estate è agli sgoccioli, ed io non sono pronta a lasciarla andare. Forse perché l’ho vissuta così intensamente, forse perché so che presto il tempo verrà a mancare, forse perché ho paura che cambi tutto di nuovo, ma vorrei poter fermare il calendario, rivivere questa estate da capo, riassaporare le emozioni che stanno scivolando via.
Vorrei tornare agli Europei di calcio, e alle serate passate al pub con le amiche, a tifare soltanto durante i rigori tenendoci per mano. Vorrei tornare a luglio, al giorno in cui ho chiuso i libri pur sapendo di doverli riaprire, e la sera sono uscita a festeggiare. Vorrei tornare ai giorni prima di partire per le vacanze, con le valigie ancora vuote sparse per la casa, e l’immotivato entusiasmo dei bambini. Vorrei tornare a Gallipoli, anche se non è stato un viaggio semplice, per viverlo con più leggerezza e con un sorriso più sincero.
Ma non posso rimettere indietro il calendario, non posso allungare le giornate che si stanno accorciando, non posso alzare le temperature che si stanno abbassando. L’autunno si avvicina di corsa, l’università sta per riaprire, e per l’esame di settembre ho ricominciato a studiare. Già si parla dei prossimi corsi, dei libri da acquistare, del mio viaggio in Galles da organizzare, ma la mia testa di rifiuta di concentrarsi, e forse è rimasta a quell’ultima giornata al mare, a fine agosto, per non sprecare l’occasione.
E’ stata l’ultima estate da studentessa universitaria. E’ così assurdo pensarci. Me ne sono resa conto soltanto adesso, dopo aver vissuto tre mesi come se fossero gli ultimi che mi fossero stati concessi. Ma se mi guardo indietro mi accorgo di non avere rimpianti, per la prima volta nella mia vita. Certo, non sono stati tre mesi perfetti, la pandemia non è ancora finita, ed io non sono stata sempre allegra e ottimista, ma a pochi passi da settembre l’unica cosa che so per certo è che sono felice.
Sarà difficile cambiare stagione. Non poterci più incontrare all’aperto perché farà troppo freddo. Non riuscire a vederci per giorni perché avremo troppi impegni. Sarà difficile, ma di una cosa sono certa: l’estate che abbiamo vissuto non si può dimenticare, sarà quell’unico grande ricordo in cui troveremo rifugio, e chiudendo gli occhi, o guardando le nostre foto, ci ritroveremo di nuovo insieme, come se il tempo fosse tornato indietro davvero.
Che bella estate. Non pensavo che lo avrei mai detto. E’ cominciata tardi e pure male, senza troppe aspettative, e invece guarda che sorriso che mi ritrovo adesso in faccia. Sì, sono fortunata. E tanto grata a chi l’ha vissuta con me.
Meno si programmano le cose e meglio riescono
Anche a me mancano le serate degli europei e ti dirò anche le gare delle olimpiadi, vabbè il prossimo anno ci sono i mondiali, tra un pò iniziano le qualificazioni.
Ricominceremo a tifare, sperando di avere altre soddisfazioni e gioie, per poi vedere le fasi finali. Comunque prepariamoci all’autunno, certo, mette un pò di tristezza – l’estate è un’altra cosa – ma la vita va avanti e come lei anche le stagioni finiscono e ricominciano.
Ciao, ti auguro buona serata, a presto 😉
“Meno si programmano le cose e meglio riescono”: quanto è vero!
Grazie, un abbraccio 😊
Certo che lo è 😉
Un abbraccio anche a te, buona domenica.
La mia, nonostante le ferie, non è stato altrettanto “bella”, ma credo dipenda anche dalle aspettative, dalla età e dalle preoccupazioni che bene o male, con il papà solo ed anziano ed il figlio un po’ ribelle, ci si porta dietro ovunque.
Mi dispiace non sia andata granché bene, può capitare, e a volte non dipende nemmeno da noi. Le prossime ferie andranno meglio dai!