Una pagina nera del calcio inglese

Agli inglesi, che hanno iniziato a esultare prima di giocare la partita

Agli inglesi, che hanno cantato It’s coming home per giorni

Agli inglesi, che si sono tatuati la coppa prima di riceverla

Agli inglesi, che erano già pronti a proclamare la festa nazionale

Agli inglesi, che hanno sputato sulla nostra bandiera e offeso la nostra nazione

Agli inglesi, che hanno messo a ferro e fuoco le proprie città

Agli inglesi, che hanno riempito lo stadio di casa oltre capienza sfondando i blocchi

Agli inglesi, che hanno fischiato l’inno Italiano

Agli inglesi, che hanno segnato dopo due minuti e credevano di aver vinto

Agli inglesi, che hanno perso ai rigori e si sono sfilati la medaglia dal collo

Agli inglesi, che hanno lasciato lo stadio per non assistere alla premiazione

Agli inglesi, che all’uscita si sono picchiati come dei barbari

Agli inglesi, che stanno coprendo di insulti razzisti i loro stessi giocatori

Agli inglesi, che se la stanno prendendo con un ragazzino di 19 anni, messo a calciare il rigore decisivo

Agli inglesi: avrete anche inventato il calcio, ma dovete ancora imparare il rispetto per chi, in fatto di sportività, avrebbe tutto da insegnare. A volte vincere non significa solo segnare un gol, ma uscire a testa alta dal campo dopo una partita giocata con il cuore.

Ieri sera avete perso due volte.

17 pensieri su “Una pagina nera del calcio inglese

  1. E al Principe William che ha dimenticato quali sono le regole e i compiti del suo “stato”. Sua nonna non se ne sarebbe andata senza salutare e congratularsi con il nostro Presidente e senza consegnare la coppa alla nostra squadra. Proprio vero che quando il pesce puzza, il brutto odore parte dalla testa.

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