Ebbene sì, lo ammetto: sto diventando una tifosa.
È cominciato tutto quando ho proposto alle amiche di guardare insieme i quarti di finale. Ci siamo ritrovate in tre al pub, davanti allo schermo, a partita già cominciata, e tra una chiacchiera l’altra abbiamo voltato la testa per guardare le azioni. Insomma, non che mi ricordi i dettagli di quello che è successo, e di sicuro ho gridato di più a casa quando giocavo a Mario Kart, ma è giusto apprezzare anche le piccole cose. E poi, dai, abbiamo vinto.
Prese dall’euforia ci siamo tornate per la semifinale. Stesse amiche, stesso pub, stesso tavolo. Metti mai che porti fortuna… Il cameriere ci ha riconosciute e ci ha chiesto se fossimo lì per la partita. Beh, in effetti, per tre che arrivano sempre in ritardo di mezz’ora. Come la volta prima, abbiamo chiacchierato seguendo distrattamente le azioni sul grande schermo. Ai rigori, però, ci siamo voltate tutte e ci siamo prese la mano. ALÈ! SI! DAI! Abbiamo… tifato. E abbiamo vinto di nuovo.
Potrà sembrare ridicolo o sentimentale, ma sto vivendo le mie Notti Magiche come se fosse la prima volta. Non ricordo i mondiali del 2006, ero troppo piccola, concentrata a giocare con la bandiera. Ma questa volta un po’ ci spero davvero. Li sto vivendo a modo mio, da ignorante completa in materia calcistica, da tifosa educata e pure timida, da italiana che patriottica non lo è mai, tranne in queste occasioni.
Sono le Notti Magiche che ricorderò per sempre. Le mie.
Ci siamo date appuntamento per la finale, con le stesse amiche, allo stesso pub, e chissà se anche allo stesso tavolo. Vi avverto nel caso voleste toccare ferro per scaramanzia.
Non dirò le solite frasi fatte, “comunque vada sarà un successo”, “l’importante è giocare bene”, no! Speriamo di vincere, eccheccavolo! Perchè dai, per quanto io ne capisca, in fondo ce lo meritiamo, siamo arrivati fino a qui, non possiamo mollare adesso!
Fatemi vivere l’ultima Notte Magica, con le strade invase dal tricolore, e i clacson che suonano all’impazzata per ore. Eddai. Forza Italia, forza!
Toccato ferro.
Così, tanto per.
Fatto bene 😆
Dita incrociate!!!
La nazionale ha sempre fatto discorso a se. Riunisce e non divide.
È come vedere l’uomo che atterra sulla luna, non ci capisci un c*** di come accade, ma è bello li. Vederlo camminare.
No, non ero minimamente nato ai tempi di Tito Stagno, non ero neanche un’idea dei miei genitori. Ma immagino sia stato così.
Bello rileggerti
Vero, uno dei pochi momenti se non l’unico in cui gli italiani sono uniti, e fa strano
Grazie!
E grazie di cosa? A te
❤️🐾