Primo anno in cui seguo l’Eurovision Song Contest. Sapevo che l’Italia non vinceva dal 1990 con Toto Cutugno. Raramente sono patriottica, ed anzi, forse sono anche ipocrita a fare il tifo così, ma per la musica è universale, non ha politica, religione o confine. Come ai mondiali, ogni anno l’Eurovision ci unisce, ogni anno un po’ ci speriamo, ogni anno ci lamentiamo quando perdiamo.
Dopo dodici mesi di silenzio a causa della pandemia, ieri sera la finale ha illuminato il cuore di Rotterdam, con i suoi 26 paesi in gara, le bandiere e gli spalti pieni, come non si vedeva ormai da troppo tempo. Ieri sera il pubblico d’Europa ha votato. Nessuno per la propria nazione, come da regolamento. E dopo trent’anni, come ai mondiali del 2006, due volte contro la Francia, l’Italia ha vinto di nuovo.
Quattro amici ventenni, i Maneskin, che nel 2017 suonavano ancora per strada e nei piccoli locali. Passati da X Factor, fatta la gavetta, e dopo aver vinto Sanremo, hanno regalato all’Italia un successo da tempo auspicato, in un momento storico difficile che ha bisogno esattamente di questo. Speranza. Entusiasmo. Gioia.
Ed io, che ho quasi la stessa età del cantante, mi sento per una volta, per un momento, rappresentata davvero: i giovani, quando dimostrano di volerlo, quando si impegnano, quando sanno stare coi piedi per terra e sognare, ce la possono fare sul serio.
Basta dar loro fiducia e un’opportunità. E da questo, il mondo e l’Italia, devono ripartire.
Intanto l’Eurovision Song Contest 2022 lo ospiteremo noi.
E alla Francia, arrivata seconda, che ne chiede la squalifica per uso di droghe, in un contest dove sono state censurate perfino le parolacce dalle canzoni, si può solo dire:
Parla, la gente purtroppo parla, non sa di che cosa parla…
Stanotte, con le mie figlie (23 e 17) abbiamo urlato di gioia!!! Viva i giovani creativi e dirompenti, solo loro possono salvarci in questa palude generale. 💪💪
Io pure (22)! Li ammiro tanto per questo 🙂
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L’ho visto tutto, un bello spettacolo che fa conoscere musica molto lontana dalle nostre sonorità.
Io avrei votato la Lituania, per dire.
Squalifica sulla base di cosa? Per il look?
A me piaceva la Finlandia, e mi ispiravano simpatia la Germania e l’Ucraina 😄
La polemica è nata sui social credo, ma portata avanti da un giornalista francese che ha chiesto a Damiano se stesse facendo uso di droghe.. mah
Anche a me non dispiaceva l’Ucraina.
Bravissima Penny, ho esultato anch’io per questi ragazzi e la Francia? Che brutta l’invidia, baci cara 🙂
Ottimo! La Francia ha superato ampliamente il limite, soprattutto i loro quotidiani
Le tue speranze sono le mie anche se non sono più giovincella😙😙😙
E questo mi fa ancora più piacere!