L’intricato percorso che mi ha fatto scoprire questo brano è partito da un duo di cui avevo già parlato: Hannie, musiciste e produttrici, amiche nella vita, che hanno dato vita al proprio progetto musicale dal salotto di casa. Sono partite da una chitarra e un pianoforte, e sono arrivate a pubblicare sei singoli, a suonare con gli Eurythmics in una serata speciale, a produrre o coprodurre brani altrui, in sostanza a vivere di musica ogni giorno, sogno comune a tanti artisti. Certo, non sono famose, non sono nemmeno così tanto conosciute, ma secondo la mia soggettiva opinione la notorietà non ha nulla a che fare con la bravura, con le belle canzoni, anzi, tante volte è solo questione di furbizia o di fortuna. Anche la cantante, BOBBi, è una perfetta sconosciuta. E’ questo il suo primo singolo, scritto a cinque mani con, tra gli altri, proprio Annie Wagstaff e Hannah Koppenburg, le due producers a cui spettano parte dei crediti. E’ un featuring, una collaborazione, l’incontro tra visioni diverse della stessa arte, che si fondono insieme dando origine ad un prodotto unico. Una canzone contro il razzismo, contro l’odio, contro la discriminazione, una denuncia pacata che si mescola ad un grido di aiuto, “Sto chiamando”, come ripete anche il titolo. Il pianoforte detta la melodia, e abbraccia la voce morbida e delicata di BOBBi in un crescendo che sembra quasi non voler esplodere, perché il dialogo è intimo, personale. “Dipende da noi, non riesco a trovare una ragione migliore”: l’odio non deve vincere, dobbiamo combatterlo, e dobbiamo farlo soprattutto per noi stessi, perchè ce lo meritiamo. Vincere l’odio e abbattere il muro di silenzio, questo è il messaggio forte che si legge tra le righe, ma va anche ascoltato, perché il modo delicato di comunicarlo lo innalza, e lo impreziosisce di atmosfera.
Till the cracks were to large to avoid
And the part that’s still there
It hangs in the air, reminds me that I have a choice
It’s down to us, can’t find a better reason
With my arms wide open,
Yeah my heart has spoken
You got me thinking, what do I do now?
You got me thinking, what do I do now?
I’m calling out
I’m calling out
I’m calling out
I’m calling out
Like a spark that’s not yet come to life
No more fighting the fear
I just hope that you hear me
Shine a light and the darkness divides
It’s down to us, can’t find a better reason
With my arms wide open,
Yeah my heart has spoken
You got me thinking, what do I do now?
You got me thinking what do I do now?
I’m calling out
I’m calling out
I’m calling out
I’m calling out
Fino a quando le crepe erano troppo grandi per evitare
E la parte che è ancora lì
È sospeso in aria, mi ricorda che ho una scelta
Sto chiamando, Dio aiutami, ora ho bisogno di te,
Dipende da noi, non riesco a trovare una ragione migliore
Con le braccia spalancate,
Sì, il mio cuore ha parlato
Mi fai pensare, cosa faccio adesso?
Mi fai pensare, cosa faccio adesso?
Sto chiamando
Sto chiamando
Sto chiamando
Sto chiamando
C’è un silenzio che si blocca nel momento,
Come una scintilla che non è ancora nata
Devo smetterla di combattere la paura
Spero solo che mi ascolti
Brilla una luce e l’oscurità si divide
Sto chiamando, Dio aiutami, ora ho bisogno di te
Dipende da noi, non riesco a trovare una ragione migliore
Con le braccia spalancate,
Sì, il mio cuore ha parlato
Mi fai pensare, cosa faccio adesso?
Mi fai pensare cosa devo fare ora?
Sto chiamando
Sto chiamando
Sto chiamando
Sto chiamando
E’ bella!
Vero, lo penso anch’io! A volte si scoprono brani per nulla noti ma che meritano un ascolto
Concordo
Un po’ a zig zag Eccomi arrivata ma i miei auguri sono tanti sinceri e carichi di speranza per un 2021 migliore per tutti noi.
Abbracci 🌷🌲❤
Grazie di cuore! Tanti auguri a te, incrociamo le dita ❤ un abbraccio
Siii abbraccicari