Rosso arancione verde, no scusate, arancione

Abbiamo atteso per quattro giorni l’urgentissimo e improrogabile Dpcm, il terzo in tre settimane, e nel mentre Governo e Regioni bisticciavano in Parlamento come i bambini dell’asilo per stabilire l’orario del coprifuoco nazionale.

“Vogliamo autonomia! Ci avete esautorato! Non vogliamo prendere noi le decisioni! Non è di nostra competenza governare! Vogliamo avere voce in capitolo! Ma non vogliamo responsabilità!”.

Cosi per quattro giorni. Poi l’idea geniale: classificare le regioni per colore. Zona rossa, zona gialla, zona verde. Un po’ tipo Risiko. Ad ogni zona le sue regole, qui un lockdown, là i ristoranti chiusi, qua i parrucchieri aperti, e l’autocertificazione, ma lì solo dalle 22, e la didattica distanza, ma non per quelli al primo anno, anzi sì.

Insomma, firmato il Dpcm in piena notte e pubblicato (tra l’altro tutto storto) sul sito del Governo, le misure dovrebbero entrare in vigore domani. Ma… geniale, non si sanno ancora i colori delle regioni. Non perché in Parlamento stessero bisticciando a suon di lancio di i pastelli per colorare la cartina, mi auguro.

Dopo più di mezza giornata l’unica notizia utile è stata che la zona gialla aveva rimpiazzato la zona verde, perché la gente non associasse il verde all’assenza di rischi.

Ah, poi ci sono alcune regioni a strisce, e non si capisce se sarà lockdown a giorni alterni, se divideranno i cittadini per iniziale del cognome, per età pari o dispari, per sesso maschile o femminile.

In tutto questo è mancata anche la mai-puntualissima conferenza stampa di Conte, che di solito ritarda almeno di un paio d’ore, ma qui sta battendo tutti i suoi record. Ci vorrebbe Morgan che lo vada a recuperare come ha recuperato Bugo a Sanremo…

Ma la domanda mi sorge spontanea: uno come fa a sapere se domattina sarà in lockdown? Si sveglia alle 6 del mattino per andare a lavorare, telefona a Conte e gli chiede se ha finito di colorare l’Italia? O verrà messo un Teletubbies fuori dalla porta a seconda del colore della regione?

Poi penso alla Germania, e alla cancelliera Merkel che ha annunciato alla nazione i provvedimenti con un anticipo di tre giorni dall’entrata in vigore. Noi, se va bene, ci accontentiamo di tre ore.

10 pensieri su “Rosso arancione verde, no scusate, arancione

  1. Direi che c’è un po’ di confusione…giusto un po’. Io, ad esempio, non ho ancora capito bene se questo dpcm sostituirà le decisioni delle scorse settimane dei governatori delle regioni, oppure si sovrappone a queste. Mah.. cmq, si, concordo con elettasenso, siamo in Italia..

  2. Rispondo a te, ma anche ai commentatori specializzati, ci sta essere ironici, ma dobbiamo renderci conto in che situazione si trovano tutti quanti, a prendere delle decisioni che non stanno bene a nessuno, a cominciare da lì dentro al palazzo.

    • Non discuto, semplicemente penso che le comunicazioni siano state gestite male, tra le bozze e le anteprime che circolano si crea solo confusione. Arrivare a sera con parti della popolazione che non sanno se andranno a lavorare il giorno dopo o 2 giorni dopo non è bello

      • Due punti, secondo me. Il casino lo fanno i giornalisti che cominciano a dare le anteprime con ore di anticipo, con le supposizioni delle bozze, questo porta il cittadino a non capire più niente. Bisogna solo ascoltare il comunicato ufficiale, infatti questa sera Conte cone prima cosa ha messo la data di partenza di questo nuovo dcpm a venerdì, proprio per dare modo di organizzarsi. 😉

      • Beh qualcuno però le bozze le comunica ai giornalisti, non voglio pensare male ma è da Marzo che va così… e l’entrata in vigore è stata rimandata proprio per il ritardo nello stabilire le regioni 😅 detto questo penso che potremmo essere in mani peggiori

      • Su questa tua ultima affermazione sono d’accordo 😄 per quanto riguarda i giornalisti, la maggior parte dovrebbero vergognarsi, e penso anche a certe trasmissioni in TV. Detto questo ti lascio la buonanotte, e non sognare le zone colorate. 😂

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