Nessuno ha la certezza di avere tutta una vita davanti a sé. Quello che rimandiamo a domani, è un’occasione che ci concediamo di perdere. E quello che rimandiamo di un anno, due anni, o ad un futuro imprecisato quando ci sentiremo davvero pronti, è tutto un presente non vissuto, un tempo buttato via. Una parte di me, forse, se ne frega, e quel tempo lo butterebbe via davvero. Ma se c’è qualcosa che ho capito in questi mesi, è che bisogna lottare per quello a cui si tiene.
Un’estate non è mai perfetta, nemmeno se trascorri ore a scegliere un albero, se prenoti le vacanze a gennaio, se metti in valigia l’obiettivo di divertirti per forza.
Mi sembra che tutto sia una priorità, o forse è solo colpa delle mie manie organizzative, del mio bisogno di certezze continue, anche quando so di non poterle avere. Così non concludo niente, perché non dipende soltanto da me, e probabilmente faccio parte di quelle persone che trascorrono ore a scegliere l’albergo, per poi pentirsi di aver perso tempo, perché in realtà dell’albergo non me ne frega niente. Quello di cui mi importa sono le persone. E quelle nessuna estate e nessuna pandemia potranno allontanarle.