È questa la strada?

Questa è Milano, una delle città più colpite dal coronavirus, nella regione che più di tutte ha faticato ad uscirne, e che ancora oggi combatte con i nuovi contagi. È fine maggio, e i confini regionali stanno per riaprire.

Questi sono i gilet arancioni, guidati da Antonio Pappalardo, assembrati in piazza Duomo e senza mascherine. Sono scesi in piazza per gridare al complotto, per annunciare che il virus non esiste, che è un complotto dei poteri forti, che è tutta un’invenzione. Chiedono il ritorno alla lira, in piena pandemia.

Stessa situazione a Roma, Bologna, Torino.

Questo è il buonsenso su cui dovremmo contare. Perchè le regole ci sono, la strada è lì, e basterebbe percorrerla, ma a volte mi sembra che si torni sempre indietro. Ed è un insulto a tutti quelli che hanno perso una persona cara, per colpa di un virus che esiste eccome, e ha già ucciso migliaia di persone. È un insulto a tutti quei lavoratori che si sono spaccati la schiena, che hanno famiglie da mantenere, e che vorrebbero poter fare di più, ma rispettano quelle regole perchè è giusto farlo, per il bene di tutti. È un insulto a tutti coloro che in questi mesi hanno fatto rinunce, si sono adattati ad una situazione nuova, hanno accettato le distanze, anche quando sembravano barriere, e lo hanno per un solo motivo, per salvaguardare la comunità. Ed è anche un insulto a tutti quei medici e infermieri che abbiamo chiamato eroi, e che forse stiamo già iniziando a dimenticare.

Ne usciremo migliori, dicevano. La quarantena ci farà riflettere, dicevano. Ma il risultato è un popolo che si fa la guerra da solo.

Agli studenti non è concesso tornare a scuola, ai giovani non è concesso sostenere gli esami universitari in presenza, ma a centinaia di persone è concesso assembrarsi in piazza, senza protezioni, a dire che il virus non esiste. È questo il paradosso? Eppure io non provo rabbia, solo amarezza.

Perchè questa foto non merita neanche la nostra rabbia. E non merita vendette, dire che se lo fanno loro allora lo possono fare tutti, no, non è così. Non dovrebbe farlo nessuno. Ma lo sconforto ti fa vedere la realtà per quello che è, e in quella realtà sembra che tutto vada al contrario. Ricordo bene i droni a caccia dei runner solitari. Ho ben presente i poliziotti mandati a multare gli amici al bar. Comportamenti sbagliati e condannati, com’è giusto che sia. Ma non basta offrire un capro espiatorio, una categoria di untori da perseguitare come se fosse una caccia alle streghe. Non possiamo stupirci se non ne siamo usciti migliori, ma solo incattiviti. E non è un caso se il mondo sembri implodere nell’odio, dalla lotta irrisolta per i diritti degli afroamericani, alla repressione della Cina nei confronti di Hong Kong, passando per l’intolleranza dell’Europa contro i migranti. Ma con la rabbia si alimenta soltanto altra rabbia.

E allora forse dovremmo chiederci se non stiamo sbagliando strada.

8 pensieri su “È questa la strada?

  1. Come sai Penny sono d’accordo con te, per quel che può servire accordarci tra noi osservando questo teatro mal pensante. Ho scritto un post che alla fine anche se da lontano riprende questa situazione, ma l’ho fatto prima di leggere il tuo.😉😐💪

  2. Ho compreso e sono sempre più convinta che il buonsenso non esiste più e le persone si credono cosi invincibili da poter sconfiggere tutto. Ma le malattie per fortuna a volte riportano alla realtà certe persone. Che tristezza😥😥

  3. Il generale sta cercando di cavalcare il malcontento che sta montando a causa della crisi economica accentuata dalla pandemia. Ci riuscirà? Ha concorrenti strutturati e più subdoli quali Salvini e Meloni. Si sarà detto che tentare non costa nulla. Se gli va bene si ritrova in parlamento, se gli va male al massimo si sarà fatto tanta pubblicità ed avrà avuto il suo quarto d’ora di pubblicità.

Rispondi

Inserisci i tuoi dati qui sotto o clicca su un'icona per effettuare l'accesso:

Logo di WordPress.com

Stai commentando usando il tuo account WordPress.com. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto di Facebook

Stai commentando usando il tuo account Facebook. Chiudi sessione /  Modifica )

Connessione a %s...

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.