Un picchio

Stamattina, quando mi sono svegliata, ho aperto subito la finestra. Ho trovato un timido sole primaverile, un’aria fresca, piacevole, ma non c’era lo stesso silenzio di sempre. No, un rumore sordo e lontano si percepiva. Stoc. Stoc. Stoc. Un picchio. Un picchio appoggiato a un ramo, un anello di questa Natura meravigliosa, un regalo di una mattina qualunque di primavera, perché spesso dimentichiamo quando le piccole cose possono essere speciali. Sono rimasta alla finestra per alcuni minuti, ad ascoltare quel tamburellare sommesso, un ticchettio regolare, cullandomi nel silenzio assorto come se fosse una musica. Un picchio lavoratore, che ha continuato a pungere il legno anche quando mi sono allontanata dalla finestra. È stato bellissimo svegliarsi così. Trovare là fuori la compagnia di un picchio, di una vita nascosta tra le foglie di un albero, e sentirsi immersi nella Natura, come se potessimo volare nell’aria, fino ai rami più alti e fino al cielo.

14 pensieri su “Un picchio

  1. E’ il loro periodo, anche da me se ne sente il “rumore” e spero tornino sulla robinia del mio giardino visto che l’anno passato l’a hanno bucherellata tutta…

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