
Voi che vivete sicuri
nelle vostre tiepide case,
voi che trovate tornando a sera
il cibo caldo e visi amici:
Considerate se questo è un uomo
che lavora nel fango
che non conosce pace
che lotta per mezzo pane
che muore per un si o per un no.
Considerate se questa è una donna,
senza capelli e senza nome
senza più forza di ricordare
vuoti gli occhi e freddo il grembo
come una rana d’inverno.
Meditate che questo è stato:
vi comando queste parole.
Scolpitele nel vostro cuore
stando in casa andando per via,
coricandovi, alzandovi.
Ripetetele ai vostri figli.
O vi si sfaccia la casa,
la malattia vi impedisca,
i vostri nati torcano il viso da voi
– Primo Levi
Per non dimenticare. Mai.
Anche chi è morto senza un nome, sepolto in mezzo alla terra, senza mai ricevere un fiore. I nostri pensieri sono i fiori più belli.

Non ci costa niente donare loro un fiore, con la promessa che nessuno morirà più senza rispetto, e con l’impegno a scegliere sempre la pace, il dialogo, l’amore.
Per non dimenticare.
Brava Penny. Le parole di Liliana Segre al Parlamento Europeo dicevano, in modo diverso, le stesse cose. Penso sia impossibile immaginare. Non dimentichiamo!