A volte mi sembra di essere piombata nel secolo scorso, a vedere gente offendersi a suon di comunisti e sovranisti, a osservare Russia e Turchia imporsi a forza, sognando l’espansione che fu dell’impero ottomano, a leggere notizie sulle bombe in Medio Oriente, e sentire gli americani prepararsi alla guerra come se fosse una bella gita in campagna.
Sono stanca, stanca di chi si giustifica, di chi usa parole a sproposito, di chi inserisce la politica anche dove non c’entra, di chi sottovaluta i pericoli, di chi vota con i paraocchi e si risveglia dopo anni. Ci lamentiamo di ministri e capi di stato, ma qualcuno li avrà votati, qualcuno li avrà messi lì, o sbaglio? Sono stanca di sentir parlare di morti, attacchi aerei, attentati, raid, il più delle volte si tratta di premere un bottone, ma quel dannato dito sta rovinando il pianeta. Non riusciamo a capirlo? Sono stanca di svegliarmi ogni mattina e leggere che Tizio ha sparato a Caio, che Sempronio ha sganciato una bomba, che Ignoto1 ha investito tot persone, e indovinate? Era positivo all’alcol test!
Sono stanca delle brutte notizie, dei litigi sui social, delle tragedie commentate con leggerezza, perché sappiatelo: il tweet del presidente Trump, che scrive “All is well”, fa quasi più paura dei missili in cielo.
Mi sembra di essere piombata nel secolo scorso, sì, ma con alcune differenze.
Oggi abbiamo Google, e gli americani stanno già cercando l’età per la leva obbligatoria.
Oggi le notizie circolano in tempo reale, da un Polo all’altro del globo.
Oggi abbiamo il nucleare. Quella bomba che, se volesse, potrebbe anche annientarci tutti.
E i capi di stato fanno a gara a chi ce l’ha più grosso, come bambini dell’asilo minacciano di premere il bottone rosso, ma a farne le spese saranno sempre i più deboli. Sarà chi, quella guerra, non l’avrà nemmeno voluta.
È triste dirlo, ma è così, è stato così e domani continueremo a fare gli stessi errori a meno che qualcosa o qualcuno ci faccia sparire tutti quanti
Il che a volte sembra una possibilità nemmeno così surreale…
Siamo messi male, non vi è quasi alcuna nazione al mondo che si possa dirsi immune da guerre, combattute o nelle vicinanze.
Purtroppo no…
Penny, forse perche’ gli errori che si commettono non insegnano poi piu’ di tanto? Ripiombiamo sia come singoli, sia come comunita’ in forme di comportamento e decisioni che ci vengono dal passato, a volte in maniera inconscia, senza averle rielaborate?
È proprio questo che non riesco ad accettare… possibile che non si impari proprio? 😪
Che dirti, io parlo per me. Il cambiamento è davvero difficile da realizzare ed è molto duro. Richiede consapevolezza, accettazione e sforzo. Certo quando le cose poi si traslano ad alti livelli le responsabilità aumentano a valanga e la “pigrizia” o “inerzia” non può essere assolutamente una scusa da prendere in considerazione
Certo ci mancherebbe, è una percezione soggettiva. La pigrizia è il primo ostacolo da vincere, insieme all’accettazione della realtà, e al tempo stesso sono i più duri
Purtroppo a volte è meglio vivere in una bolla di sapone… ma sin dall’inizio dell’umanità che esiste il male… mi fermo qui perchè non ha la capacità di esprimere concetti filosofici… ma dobbiamo farci forza e trovare anche nelle tragedie un pizzico di speranza per un nuovo respiro… ciao Penny
È vero sai, si sta quasi megli senza sapere… speranza c’è sempre, se la perdiamo noi chissà dove si va a finire 😊
Io mai avrei pensato che dopo quello che è successo nel secolo scorso, si sarebbe ancora parlato di guerra, di dolore, di distruzione. Ho sempre creduto nella intrinseca bontà dell’uomo, che ce la mette tutta per farmi cambiare idea
Esattamente, ogni volta che penso “ma no dai, capiranno”, vengo smentita…
io non voglio tutto questo, è una tale violenza! È imposta è qualcosa che non ha diritto di esistere ed essere regolata da leggi umane. Non riesco ad accettare che la guerra sia una scuola, che vi siano monetizzazioni su quanto e come venga utilizzata e che si faccia negazionismo in ogni dove pur di proteggerla. È l’uomo ad aver bisogno di essere protetto, amato, non l’odio. L’unica cosa che mi consola è che so che prima o poi tutto questo cesserà e spero il prima possibile. È una sofferenza totale non è giusta mai una guerra. Un conto è discutere con un conoscente, avere una diversità di opinione un altro è imporre qualcosa ad altri come queste religioni che hanno il diritto di esistere come scelte di fede personali e vengono imposte a tutela di conflitti per alimentare vendita delle armi oppure come soluzione a problemi della popolazione che un territorio è incapace di gestire perché i più ricchi non comprendono che sono parte decisiva per stare più vicino ai poveri e parte decisionale per evitare guerre, oppure ancora coloro che si insinuano in un territorio pretendendone la conquista quando un bene (quando è un bene) si potrebbe spartire equamente ed essere in accordo. Perché deve esserci sempre questa maledetta supremazia? Che senso ha? Siamo vari, siamo diversi, amiamoci tutti per il nostro unico valore: l’esistenza.
La penso come te
Cambiamo questo mondo che non mi piace per nulla!
Si!