Shopping di libri

Non vi sentite anche voi euforici, quando entrate in una libreria con una lista in mano, dei libri che non possedete ma per cui non avete ancora risparmiato abbastanza, e dovete decidere quale dei tanti titoli comprare, in un’eterna indecisione che si risolve in una scelta d’istinto? Io sì. Io passerei giorni interi in libreria, davanti allo stesso identico scaffale immacolato, da cui estrarrei un libro dopo l’altro annusandone le pagine nuove, quella fragranza di carta pulita e protetta dalla plastica, e poi ne leggerei qualche riga, per dipingere nella mia mente uno stile presunto dell’autore, e poi leggerei la trama, e infine lo riporrei, perché non sarei ancora pronta a decidere. Ah, se potessi comprarli tutti! Se potesse essere la libreria la mia biblioteca! Perché poi scopro sempre titoli nuovi, scrittori ignoti, sconti che gridano comprami, copertine da fotografare. Conosco il reparto dei classici a memoria; solo gli impiegati di Feltrinelli e Mondadori sanno quanto tempo io abbia trascorso davanti a quelle file di libri, a confrontare perfino le copertine degli stessi romanzi, o il tipo di pagine, il carattere stampato, il titolo in rilievo. Spesso sono rimasta in libreria senza nemmeno i soldi per comprare, così, solo per trascorrere il tempo davanti a quei libri che mi sono promessa di leggere. Ricordo un sabato sera, con una cara amica, dopo cena: siamo entrare in un negozio Mondadori, ci siamo piazzate davanti allo scaffale dei classici, e abbiamo iniziato a parlare. Abbiamo parlato di tutto, di libri, di scrittori, di film, di attualità, di generazioni, di noi. Forse in quel momento eravamo le uniche diciannovenni in una libreria, di sabato sera. Ma non mi vergogno di ammetterlo, i libri danno quelle gioie che niente può sostituire. Quando ho abbastanza soldi risparmiati, entro in libreria e compro quei volumi per cui ho atteso tanto, li compro a prescindere da tutto, anche se la copertina è un po’ piegata o se i caratteri sono troppo piccoli, li compro perché volerli per così tanto tempo li ha resi ancora più fondamentali. E’ un tipo di shopping che non richiede camerini di prova, file immense alle casse, taglie da confrontare, è uno shopping per cui non servono consigli, opinioni, fotografie allo specchio: solo noi ci conosciamo abbastanza bene da poter decidere. La sensazione di aver comprato il libro giusto, di vederlo nel sacchetto, con lo scontrino buttato accanto, è magico. Lo prendo in mano appena uscita, lo sfoglio, lo annuso, lo guardo, lo giro e lo rigiro come se lo avessi acquistato ad occhi chiusi, e mi assale una voglia immensa di cominciare a leggerlo. E’ come quando compri un vestito e non vedi l’ora di indossarlo. Io compro un libro e non riesco più a pensare ad altro. Lo shopping di libri è una passione, credo. E’ una passione che mi spinge ad affascinarmi ai mercatini di libri usati,  alle bancarelle di libri vecchi, perfino ai mobili in legno pieni di volumi rilegati, con le copertine rigide e decorate, non in vendita e solo in esposizione. Mi attrae ogni scaffale, indipendentemente dai libri che vi sono dentro. Mi fermo spesso a leggere i titoli, e se avessi giornate intere da riempire forse lo farei: entrerei in libreria e vi rimarrei ventiquattr’ore, solo per riempirmi gli occhi di quei colori incastrati nei muri delle copertine lucide, e dell’odore della carta e dell’aria condizionata in estate. Lo shopping di libri mi rende felice. E’ un regalo che faccio a me stessa, troppo poco spesso per i miei gusti, ma è normale. I libri hanno un prezzo. I libri cartacei hanno un prezzo. A volte mi dico che potrei cominciare a convertirmi agli ebook, al formato virtuale, quello che non si tocca e non profuma, ma come potrei? Mi sembrerebbe quasi di tradirmi. Io sono felice quando esco dalla libreria con un sacchetto pesante, che quasi si spezza prima di arrivare fino a casa, sono felice quando posso sbirciare, curiosa dei miei stessi acquisti, se i libri hanno delle figure o dei capitoli troppo lunghi, sono felice quando entro in casa e mi devo preoccupare di trovare un posto per i nuovi acquisti, perché la mia libreria sembra sempre esplodere, e allora comincio ad incastrare i nuovi volumi in mezzo agli altri, ritrovando libri letti anni ed anni addietro, ancora come nuovi, ricordi indelebili, sono felice quando posso leggere un libro e sottolineare le belle frasi, cerchiare le parole, piegare gli angoli delle pagine per ritrovare quelle emozioni della prima lettura. Io sono felice con i miei libri in mano, euforica quando posso permettermi uno shopping sfrenato di libri, entusiasta quando leggo gli adesivi degli sconti sulle copertine. Basta poco per farmi sorridere così.

Non viene da sorridere anche a voi? Come se aveste conquistato un pezzetto di mondo più, da nascondere nei vostri scaffali, proteggere dalla polvere, leggere e rileggere, raccontare ai vostri figli, agli amici, ai genitori fieri di noi che leggiamo… Come se un libro fosse un abbraccio di noi stessi a noi stessi.

34 pensieri su “Shopping di libri

  1. Il cartaceo sarà sempre insostituibile, il suo profumo, l’emozione di sfogliarlo… esaminare i libri che ci aspettano su una scaffale… ma la comodità e praticità degli ebook è indiscutibile ^_^ credo che una cosa non esclusa l’altra.
    Concordo con te con il fatto che ogni libro acquistato è un grande regalo e infatti, quando leggo un libro, qualunque sia il suo formato, sono in un mondo fantastico pieno di emozioni ed è questo quello che conta 🙂

      • esatto, in certe circostanze sono dei salvatori, anche se ti confesso che ogni due o tre ebook, DEVO riprendere in mano un libro di carta… quasi una necessità ^_^

  2. Mi fosse capitato di vedere due diciannovenni in libreria il sabato sera, ammetto che sarei rimasto un po’ basito. Sì, del tipo: “davvero?” 😲
    Comprare libri è una droga, il ‘2 a 10€’ è stato inventato da Satana in persona. Però fa stare bene, non trovi?
    Di libri ne ho una pila altissima che mi aspetta sulla mensola e che ho promesso -lentamente- di far diminuire ma so già come andrà, ne leggerò uno e ne comprerò di nuovo due.

    • Eh lo so, probabilmente stessa reazione dei commessi che ci hanno praticamente sbattute fuori all’orario di chiusura hahah serate alternative 😅
      Il 2 a 10 euro è maledetto, ho comprato anche libri sconosciuti e solo per il titolo pur di usufruire dello sconto

  3. Libri…
    Se entro con una lista in libreria so già che le darò fondo.
    Senza è pure peggio: mi attrae tutto.
    Da quando poi sono entrata nel mondo di IBS il giovedì (giorno delle nuove uscite) è la fine!

    Un consiglio: convertiti all’e-book, magari non totalmente ma fallo quando non sei sicura del titolo

    • Io invece anche se entro con una lista probabilmente finisce che torno a casa con tutt’altro 😅
      Riconosco la comodità degli ebook, assolutamente, specie in vacanza se la valigia non deve superare tot kili

  4. Io vado in biblioteca. Mi capita quasi sempre di scambiare qualche fulminea parola con altre persone che hanno la mia stessa passione e lo trovo più gratificante che acquistare libri. Lo farei anche se fossi ricca. De gustibus 😊

  5. Io e mia figlia non ce ne facciamo scappare una! Sono la nostra seconda casa. E torniamo sempre con un libro tra le mani….in effetti non sappiamo più dove metterli, abbiamo comprato delle meravigliose scatole damascate giganti e ora iniziamo a riempirle. mio marito è disperato 😀 e noi felici.

    • Wow le scatole sono un’ottima idea! Io per ora ho nascosto in cantina i vecchi libri di ingegneria di mio padre per fare spazio, dato che erano dei volumi abnormi e impolverati… e con molta difficoltà ho tolto anche alcuni libri vecchi di quando ero bambina 😥

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