L’idea 

Tutto comincia dall’idea. Davvero. Hai in mente quante cose puoi fare con un’idea? Ci hai mai pensato? Un’idea é… come il seme che sta dentro il frutto, è quel motore che muove il tuo sguardo, senti?, bbbzzz, è l’idea. Non avresti di che stupirti, o interrogarti, o scoprire un Dio dietro la nascita di una pianta, o di una mosca, o la forma di una nuvola che ricorda un fumetto, senza un’idea. Non potresti ragionare, collegare immagini nella testa come un gioco alla fine delle riviste, non capiresti tante cose, non ti accorgeresti che a volte le conseguenze si perdono nell’indeterminato tempo, ma poi ritornano, perché tutto ha una causa ed un suo effetto, ma senza l’idea, che cosa saremmo? Polvere. Ignota. Inconscia. Dispersa nell’aria come pollini senza destino, alla deriva in un oceano di possibilità incommensurabili. L’idea è ciò che ci dà un senso, ci rende unici nel nostro modo di vedere il mondo, e allungare la mano tra le fessure antiche, un proliferare di ragni, di vecchie coltri di sporco, che acquistano una storia, un passato, un racconto da scrivere, ed un futuro. L’idea è un tutto impercettibile che sì, nessuno sa quando nasca, ma ti cambia. Da un momento all’altro, nella frazione di un istante. Puf. Idea. E sei un’altra persona, due occhi nuovi, un cervello nuovo, scopri strade che prima non vedevi, ragioni dove prima sembrava tutto irrazionale, coraggio quando prima appariva solo follia. L’idea è una specie di coro che rimbomba dentro, un organo dalle cento canne che non smette di palpitare, bruciando sulle costole, che ti costringe a fermarti, a picchiare il pugno sul petto, a cercare le stelle, ma non quelle del dolore. Lo sapevi che tutto questo nasce da un’idea? Un tornado violentissimo che nessuno studioso può prevedere, una specie di balzo giù dalla scogliera, e si atterra in un nuovo sasso, cambia il panorama, cambia punto di vista, si dimenticano certi ardori, e certe croci portate con sudore, ci si lascia trasportare da un improvviso slancio vitale che non si ferma. Puoi opporti all’idea? Puoi scagliare il tuo corpo contro l’idea? Puoi prendere per mano l’idea? Non ha colore, non ha forma, è concetto puro, associazioni immaginose che fluttuano, non viste, come anime senza nome.

Si può resistere all’invasione degli eserciti; non si resiste all’invasione delle idee
(Victor Hugo)
Certo l’idea si può condividere, quando ci appartiene. Come due semi che nel pigro peregrinare giungono allo stesso campo.

Se tu hai una mela e io ho una mela, e ce le scambiamo, tu e io abbiamo sempre una mela per uno. Ma se tu hai un’idea e io ho un’idea, e ce le scambiamo, allora ognuno di noi avrà due idee
(Charles Franklin Brannan)
Si può così lasciare che le vibrazioni, quel bbbzzz espanda il proprio raggio d’azione, e così l’idea si fa più sfumata, quasi perdesse la sua centralità mondiale, perché quando allunga le braccia a tratti si assopisce, stanca, combattuta, perché non è mai facile entrare in una mente nuova. Ah, queste idee! Le celebrano tutti, ma sembra che nessuno ne capisca l’importanza. Idee geniali, colpi di genio che nel battito delle palpebre distruggono e ricostruiscono, rivoluzionano i sistemi, pretenziose, scarne, gravide di conseguenze. Ti sei mai domandato quante idee ci sfuggono? Quante privazioni sopportiamo ogni secondo a causa delle idee mancate? Disonesti, quando chiudiamo noi stessi nel passato! Folli, sordi, ciechi! Eppure a volte é solo il caso, il nostro trovarci nel posto sbagliato. E ci scappa l’idea, i suoi attributi, d’amore, di conoscenze, di lavori improvvisi, di trionfi mai vissuti. Un’idea che, nuova, o stanca da un lungo peregrinare, trema sull’ultimo tassello prima d’essere digerita dall’ennesimo uomo, e ci sentiamo pervadere dal senso dell’esperienza, delle lezioni che la vita ci attribuisce come imparate. Idee che leggiamo sui libri, sui giornali, infinite idee che non potremo mai conoscere senza scegliere. La senti? Nell’istante in cui hai letto questa frase, una grande idea è già nata, sta già lavorando nella sua mente ospitale, e chissà quale percorsi disegnerà sulla strada, ecco, forse li ha già costruiti, tra qualche minuto comincerà a correre veloce. Non siamo mai abbastanza rispetto all’idea. È troppo solida, troppo sollecita, nonostante a volte si perda nella storia per colpa di qualche mano più forte, più violenta, più illecita. Sì, sono state distrutte idee. Sono state sepolte sotto anni di oblio. Ma se si scava la terra giusta, possono rinascere qui e ora, solo per noi. Le idee sono il mondo di Platone, e ci sarà un motivo se oggi lo ricordiamo come un genio.

Se non volete, che la vostra vita scorra monotona, grigia e vuota, fate che essa sia illuminata dalla luce di una grande e nobile idea
(Sandro Pertini)

6 pensieri su “L’idea 

  1. “i have a dream” disse martin luther king. con questa metafora voleva dire a milioni di persone che voleva realizzare la sua idea di uguaglianza e civiltà.
    abbiamo bisogno di idee, di sogni e a volte di miracoli.
    dobbiamo nutrire speranze e non aspettative

  2. L’idea è il mio tema del momento, è ciò che due settimane fa mi ha fatto aprire un blog su questa piattaforma. Mi piace confrontare l’idea con un seme ma io andrei oltre: è un progetto, è più un esperimento di ingegneria genetica, è un seme modificato. Ciò che produrrà lo potremo conoscere solo mettendolo a coltura.

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