Torna indietro, Dorian

In queste ore l’uragano Dorian ha già incontrato le Bahamas. Un uragano di categoria 5, con venti di 350 chilometri orari, una forza distruttiva tra le peggiori della storia, una lentezza che lo rende ancora più sadico, e una totale imprevedibilità di movimento.

Una catastrofe.

È la natura che si ribella all’uomo, lo travolge con violenza inaudita, spezza le case come fossero di cartone, squarcia gli alberi come fragili grissini. Una natura incontrastabile, mostruosa, malvagia senza distinzioni di genere, sesso, lingua, religione. Fa il suo corso e distrugge ogni cosa. Forse qualche colpa ce l’abbiamo, forse questa natura selvaggia, oggi, è più furiosa che mai, ma non è il momento per recriminare o processare presunti responsabili.

Voglio rivolgere un pensiero a tutti coloro che sono bloccati alle Bahamas, i ricordi di una vita spazzati via, città rase al suolo, e la totale impotenza nei loro occhi mentre osservano il fiume d’acqua travolgere tutto. Sono cittadini, turisti, lavoratori, uomini, donne e bambini, giovani e anziani, che non sanno quale scenario si presenterà loro alla finestra domani, e se ci sarà ancora una finestra.

Voglio rivolgere un pensiero anche a tutti i cittadini americani, specie a chi vive in Florida, North Carolina, South Carolina, Georgia, Alabama, stati a rischio che devono, devono essere salvati. È un dovere. Davanti ad un pericolo mortale come questo, chiedo dalla mia stanza oltreoceano che le persone vengano tratte in salvo, che vengano portate via in qualche modo, che non si debbano piangere morti che potevano essere ancora in vita.

Forza. In tanti pregano per voi. In tanti, io spero, sono pronti ad aiutarvi.

Questo secondo video è stato girato durante il passaggio dell’occhio dell’uragano. Quando tornerà il vento, la pioggia torrenziale, non ci sarà riparo per queste persone, non ci sarà un tetto e nemmeno una via di fuga.

Siamo tutti inermi davanti alla forza distruttrice della natura…

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