Amy

Sono passati otto anni dalla sua scomparsa. Era il 23 luglio del 2011 quando Amy Winehouse se n’è andata. La chiamano “la maledizione del club 27”, tante giovani vite di artisti eccezionali spazzate via così, in una sola notte. Amy era una cantante unica, una voce speciale, aveva una capacità di scrivere dannatamente vera, e nelle sue canzoni è racchiusa tutta la sua vita. Una vita non facile, sempre in bilico sul filo dell’eccesso, innamorata dell’uomo sbagliato, fragile e incapace di gestire un successo mondiale. Una vita buttata via, da tutti. Rimangono solo quelle domande senza una risposta: poteva essere salvata? Poteva essere protetta da quel mondo che la stava portando via? E chi può dirlo… Non ha nemmeno senso chiederselo. Di lei ci rimangono qualche foto, qualche video, le sue canzoni, e la curiosità per quel disco a cui stava lavorando e che non verrà mai alla luce. Perché lei voleva così, lei voleva che fosse tutto perfetto, e dopo la sua scomparsa le demo sono state buttate via. Amy era un’artista vera, una cantante che sapeva giocare con le proprie canzoni, rendendole ogni volta diverse, allungando una nota, rallentando il ritmo, cambiando qualche parola, e il suo genio artistico non è mai venuto a mancare in ventisette anni di vita. Otto anni fa abbiamo perso una donna, una musicista e una cantautrice. Non ci sarà mai più un’altra Amy Winehouse, ma sicuramente continueremo a ricordarla per tutto quello che in pochi anni ci ha donato.

Questa canzone è stata scritta da Billie Joe Armstrong, e inserita dal gruppo rock dei Green Day nel loro album “Dos!”. È un tributo semplice e commovente alla cantante scomparsa, accompagnato dalla sola chitarra e recitato come se fosse una lettera personale per lei. Una lettera che tutti noi avremmo potuto scrivere.

Is your heart singing out of tune
Are your eyes just singing the blues
Dirty records from another time
Some blood stains on your shoes

No one really knows about your soul
And I barely really know your name
Burning rhythms and posting lies
And a bunch of fools drown in shame

Amy don’t you go
I want you around
Singin’ woah, please don’t go
Do you wanna be a friend of mine?
Do you wanna be a friend of mine?

Did you tattoo a lucky charm
To keep you out of harms way?
Warding off all evil signs
But it never really kept you safe

Now you’re too young for the golden age
‘Cause the record bin’s been replaced
Twenty seven, gone without a trace
And you walked away from your drink

Amy don’t you go
I want you around
Singin’ woah, please don’t go
Do you wanna be a friend of mine?
Do you wanna be a friend of mine?

Amy please don’t go
Amy please don’t go

Is your heart singing out of tune
Are you eyes just singing the blues?
Dirty records from another time
Some blood stains on your shoes

May I have this last dance
By chance if we should meet?
Can you write me a lullaby?
So we can sing you to sleep

Amy don’t you go
I want you around
Singin’ woah, please don’t go
Do you wanna be a friend of mine?
Do you wanna be a friend of mine?
Do you wanna be a friend of mine?

Il tuo cuore sta stonando
I tuoi occhi stanno solo cantando il blues?
Sporchi traguardi di un’altra epoca
Un po’ di sangue sta sulle tue scarpe

Nessuno conosce davvero la tua anima
E veramente conosco a malapena il tuo nome
Bruciando ritmi e postando bugie
Per un gruppo di schiocchi annegati nella vergogna

Amy non andare
Ti voglio vicina
Cantando woah per favore non andare
Vuoi essere mia amica?
Vuoi essere mia amica?

Ti sei tatuata un porta fortuna
Per tenerti lontana dai guai?
Allontana tutti i segni cattivi
Ma non ti ha mai veramente tenuta al sicuro

Sei troppo giovane per l’età d’oro
Perché il portadischi è stato rimpiazzato
27 anni spariti senza una traccia
E ti sei allontanata dal tuo drink

Amy non andare
Ti voglio vicina
Cantando woah per favore non andare
Vuoi essere mia amica?

Vuoi essere mia amica?

Amy per favore non andare!
Amy per favore non andare!

Il tuo cuore sta stonando
I tuoi occhi stanno cantando il blues?
Sporchi traguardi di un’altra epoca
Un po’ di sangue sta sulle tue scarpe

Posso avere quest’ultimo ballo
Se per caso dovessimo incontrarci?
Puoi scrivermi una ninnananna?
Così possiamo cantarla per farti addormentare.

Amy non andare
Ti voglio vicina
Cantando woah per favore non andare
Vuoi essere mia amica?
Vuoi essere mia amica?

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14 pensieri su “Amy

  1. Bell’articolo.
    Amy -o almeno quella che i media ci presentavano- ha sempre cercato l’autoemarginazione rifugiandosi in altri mondi, fino a sentirsi chiusa in un angolo, forse inadeguata.
    Capire è impossibile per chi resta a contemplare, comprendere dovrebbe essere un po’ più doveroso.
    “Di lei ci rimangono le canzoni […]” pagherei perchè un giorno si dicesse la stessa cosa di me. Magari al maschile 😊

    • I media hanno mostrato quello che faceva comodo loro, ovviamente ci si può basare solo su fonti di parte, ma ho letto il libro scritto da Mitch Winehouse e i giornalisti sono stati pessimi dal giorno zero.. ma inutile arrabbiarsi adesso
      Perchè tu canti? 🙂

      • Tanto scalpore lo suscitano solo le anime fragili. A volte troppo. Però lasciano una grande eredità a tutti.
        Io suonavo, cantavo, facevo un sacco di cose da ggiòvane, ora mi è rimasta la passione per la musica. E un paio di chitarre che nonostante la polvere non ho il coraggio di vendere. Damn. 😀

      • Wow che bello! Io a cantare sono una campana ma suonavo la chitarra, la musica mi è sempre piaciuta da ascoltare, è una passione in questo senso 🙂

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