Noi che non siamo mai contenti
Noi bambini esigenti, figli della vita
Noi che davanti al pubblico ci sentiamo in imbarazzo
Noi che abbiamo amici da contare su una sola mano
Noi che abbiamo paura, del futuro
Noi che delle attenzioni ci vergognamo
Perché non lo abbiamo capito che in fondo le meritiamo
Noi che abbassiamo la testa troppo spesso
Noi che aspettiamo sempre il giorno successivo
Noi che per aprirci impieghiamo qualche mese
Ma ci sono anche persone con cui siamo chiusi a chiave
Noi che proviamo sempre a sbirciare gli altri
Se la loro vita è così diversa dalla nostra
Noi che ci accontentiamo di vederci e basta
Senza luci o musiche, soltanto un tavolino
Noi che siamo commossi quando ci guardano
E di un abbraccio ricordiamo il sapore
Noi che non siamo bravi a dimostrare affetto
Noi che sembriamo gelidi come muri di sasso
Noi che a parole diciamo poco o niente
Ma in una stanza chiusa ci scappa un monologo
Noi che siamo incoerenti, sì
Due facce per due persone
Noi che se riuscissimo a capirci cambieremmo
Perché non è facile essere così
Noi che abbiamo bisogno di tanti piccoli gesti
Di presenze quotidiane che ci tengano per mano
Noi che andiamo in ansia per un silenzio
Noi che chiediamo scusa per ogni piccola cosa
Noi che diciamo grazie anche al primo venuto
Grazie di esserci!
Noi che abbiamo le facce da brava gente
Ma ce lo rinfacciano come se fosse noioso
Noi che sappiamo ascoltare tutti
Ma non sappiamo parlare davvero con nessuno
Non ci manca il divertimento ma una serata tranquilla
Noi che nei minuti vuoti guardiamo il soffitto
Non ci manca l’occasione ma il coraggio
Noi che combattiamo per sembrare normali
Ma noi siamo fatti così, fatti strani
Con la timidezza a far da substrato
Con la paura di perdere le persone
Con il desiderio di riempire la vita
Con la smania di seguire i folli in qualche follia
Noi
Siamo così… è difficile spiegare…
Già