È stato un breve racconto
Il tempo di una sigaretta
Di battere le ciglia
E vederti davanti a me
Tu mi hai raccolta a stracci
Come l’acqua tra le mani fugge
Dolce uomo d’altri tempi
Un pozzo aperto d’illusione
Mi hai lasciata, ferita
Sul gradino a metà scala
E risorgo sulle ceneri
Del regalo che non ti ho mai dato
Ma amici non siamo
Nel silenzio delle parole vere
Ci sono squarci che una sarta
O nemmeno l’ago e il filo
Possono riparare
Ho sanguinato davanti a te
Venuto fin sotto casa
Solo per dirmi addio
E nel mio cuore i sogni già repressi
Bruciano come incenso e droga
È stato breve ma importante
Nel mio treno di fantasie
Immaginavo un’altra fine
Ma s’è spezzato il ponte tra di noi
Quei baci ormai sepolti
Carezze abbandonate
Poi me, galleggiante alla deriva
Con le braccia strette al mondo
Che non voglio perder più
Poi me, cencio sporco e raggrinzito
Deluso da promesse vane
Che forse ho inventato io
Poi me, inconsapevole innamorata
Di sentirmi finalmente anch’io
Una bella principessa