È una canzone gospel, incisa dagli Edwin Hawkins Singers nel 1967 a partire da un inno del XVIII secolo, e che ha vinto il Grammy Award nel 1970 per la sua categoria. È un brano che celebra il “giorno felice”, il giorno in cui Gesù “mi insegnò come lavare via i miei peccati, tutti i miei peccati, come lottare e pregare”. È un inno sincero alla preghiera e alla felicità, che poche voci e pochi cori sanno forse rendere con la stessa forza evocativa. In Italia insistiamo a interpretarlo male, come se fosse un brano natalizio come gli altri, probabilmente anche per colpa di una pubblicità di vini e spumanti, trasmessa nel 1980, che ne ha distorto il significato puro. Ma nella realtà si tratta di un inno alla conversione, cantato anche nelle chiese protestanti in occasione di cresime o battesimi. Ho un ricordo legato a questa canzone, che risale all’ultimo giorno del 2017, poco meno di un anno fa: al concerto di fine anno di Bologna, nel palazzetto dell’Unipol, Sergio Sylvestre l’ha cantata dopo la mezzanotte, come brano di chiusura. È stato l’ultimo brindisi, ma quando una grande voce riesce ad impossessarsi di un grande brano, l’emozione che viene trasmessa è tanta. Io ricordo la mia pelle d’oca.
Oh happy day (oh happy day)
Oh happy day (oh happy day)
When Jesus washed (when Jesus washed)
When Jesus washed (when Jesus washed)
When Jesus washed (when Jesus washed)
He washed my sins away (oh happy day)
Oh happy day (oh happy day)He taught me how to watch, fight and pray, fight and pray
And live rejoicing every, everydayOh happy dayHe taught me howOh happy day (oh happy day)
Oh happy day (oh happy day)
Oh happy day (oh happy day)
La musica gospel ha sempre un fascino particolare 🙂
Vero vero :))
Bellaaaaaaaaaa
Io la adoro 😍😍