Il nostro e nostrano Cesare ha suonato allo stadio a inizio estate, ed ora è tornato per noi a Bologna, con tre date nel palazzetto dell’Unipol Arena. Ho perso la prima occasione, non potevo farmi sfuggire anche la seconda. Che dire di Cremonini, ex cantante dei Lunapop, autore dei propri brani e simbolo di una Bologna in musica in giro per i colli bolognesi, se hai una vespa special che ti toglie i problemi! Cremonini sa scrivere e sa cantare, sa intrattenere e farsi acclamare. Ha lavorato per arrivare dov’è adesso, ha costruito la propria strada anche con qualche fallimento, qualche album poco venduto, qualche singolo presto scomparso. Ma oggi lo conosce l’Italia, e a riempire il palazzetto c’era una folla eterogenea che ha cantato in coro con lui. Un fenomeno da palcoscenico come pochi sanno essere, disinvolto, con l’energia di un ragazzino e le giacche impanate di paillettes. Quando mi hanno proposto di andare al suo concerto, alla terza di tre date, non ho esitato un solo istante: andiamo. Non sapevo di desiderarlo finché non mi è stato dimostrato quanto sia amato, perfino dall’Umbria e dalla Calabria, da due amiche dell’ambiente universitario che mi hanno di fatto convinta a comprare il biglietto. Il 29 di novembre sembrava non arrivare mai. Non uno spettacolo sold out, ma forse bellissimo anche per questo. Sono state due ore e mezza di musica e magia, in piedi a qualche fila dal palco, a guardarlo negli spiragli tra una testa e l’altra, a sentirlo vicinissimo come non lo era mai stato, a cantare a squarciagola i ritornelli più famosi e le strofe meno conosciute, ad ammirare le coreografie da ragazzino e i coriandoli che piovevano dal cielo. Ho ballato, cantato, gridato, applaudito, riso, abbracciato. Non ho fatto video né foto, ho affidato il mio cellulare ad un amico più alto di me, che mi ha regalato una buona mezz’ora di riprese e ricordi. Mi sono goduta con tutta l’anima quelle due ore e mezzo di concerto volate via come aria. Perché poi aspettiamo per mesi quella serata, accarezzando il biglietto d’ingresso per controllare che non sparisca, sognando di comprare la fascia e appenderla in camera, ripassando i testi per essere sicuri di non sbagliare, e poi? Quella serata passa così, come un bel sogno. Cesare Cremonini è stato bravissimo, non smetterò mai di ripeterlo. Del resto non mi dimentico canzoni come “Kashmir Kashmir” o “Nessuno vuole essere Robin”, solo un ascolto attento ti fa percepire quanto attuali siano, quanto forti e dirette possano arrivare al cuore. Cremonini parla di amore, di vita, del mondo, di morale, e lo fa al pianoforte, alla chitarra, o su una base ballabile molto più pop, lo fa in mille generi e stili diversi, ma sempre con il suo marchio di fabbrica che è la voce e l’emozione per quello che fa. Lo percepisci. Al concerto si è divertito, forse anche più di noi. E credo che al di là di tutto, questo sia ciò che rende un concerto un po’ più memorabile. Quando un cantante salta e canta insieme al suo pubblico, quando riesce ad unire generazioni talmente diverse e lontane, giovani e ragazzi, amici e innamorati, quando fa ballare anche i tronchi di legno come me, o cantare gli stonati, ecco, è allora che il cantante ha vinto davvero. Bastano due ore e mezza di concerto purissimo, con qualche intermezzo comico e un applauso al bassista appena diventato padre, e poi musica, musica, solo musica. I più grandi successi del passato e una buona metà del suo ultimo albu:, è stato un percorso attraverso gli anni dei Lunapop e poi del solo Cesare Cremonini, una canzone dopo l’altra, dalle più alle meno note. E’ stato magico. Certo, due o tre non le conoscevo nemmeno, e fino a pochi mesi fa non ero che una disattenta ascoltatrice del cantante bolognese d’oc. Ma un concerto ti apre gli occhi, le orecchie, il cuore, capisci quanto lavoro ci sia dietro un album in studio e dietro al mestiere di cantante, che deve farsi ascoltare e che vorrebbe diffondere al meglio i propri ideali, capisci quanto importante sia quel mestiere per l’artista e quanto sia contento di donarsi alle persone, completamente. Ho comprato la fascia del concerto, e l’ho appesa in camera accanto a quella degli Imagine dragons. Il 2018 mi ha regalato concerti per me indimenticabili.
Ricordo quando per caso mi passò accanto Cesare Cremonini in auto, una sera in centro a Bologna. Se capitasse domani, penso che rimarrei con il sogno di vederlo scendere e firmarmi un autografo.
Possibili scenari si contendono le nostre vite
Mentre noi le stiamo lì a guardare
[…]
E poi succede che ci sentiamo bene senza nessun perché
La gente si spaventa quando è in metro con te
Più li guardi e più ti sembrano pazzi
E’ vero che hai imparato le canzoni di Pharrell
Tutto sommato fai una vita normale
Ma tutte le ragazze qui, ti vedono così
Come un mezzo criminale, una spia mediorientale
E anche quando poi saremo stanchi
Troveremo il modo per
Navigare nel buio
Che tanto è facile
Abbandonarsi alle onde
Che si infrangono su di noi
Sai quanta gente ci vive coi cani
E ci parla come agli esseri umani
Intanto i giorni che passano accanto li vedi partire come treni
Che non hanno i binari, ma ali di carta
E quanti inutili scemi, per strada o su Facebook
Che si credono geni ma parlano a caso
[…]
Ti sei accorta anche tu che siamo tutti più soli?
Tutti col numero dieci sulla schema, e poi sbagliamo i rigori
Ti sei accorta anche tu che in questo mondo di eroi nessuno vuole essere Robin?
Per altri post come questo visita https://ilmondodellamusica399057694.wordpress.com/
Non sono una sua fan accanita ma alcune sue canzoni sono davvero delle perle rare! Mi sto prendendo tempo per conoscerlo meglio nell’ultimo anno…
Poi i concerti aprono davvero uno spiraglio sulla musica del tutto differente: si entra nel mondo dell’artista da così vicino da sembrare irreale! ♡ 😄
Ciao Saggia 😍😍
Ciao Micio! Da quanto tempooo 🤗😉
Sei molto carina, vuoi essere la mia ragazza? Sono saggio pure io sai 😂😂😂😂😂😂😂😂 ahahah come stai?
😂😂😂😂😂😂😂 più che saggio mi sembri sciocco! 😜
Tutto bene, me la cavo; tu??
Ma comeeee??? Ahahahah la mi donna me lo ripete sempre 🤨🤨😐😑😶
Io tutto bene, buona Pasqua!
Fai bene! Io l’ho scoperto in questo tempo prima del concerto sotto una luce nuova, e merita davvero
Ti auguro di vedere anche un suo concerto perché non ti lascia indifferente :))
L’ho visto a Padova pochi giorni fa, concerto molto bello.
Certamente, a Bologna giocava in casa…!
Eh già, a Bologna forse è stato più emozionante, almeno per me Bolognese… sarà che guardandolo penso che potrei incontrarlo per strada come chiunque 😄
Bravissimo! L’ho visto in concerto qualche anno fa, uno dei pochi cantanti italiani che amo
Concordo! Ascolto pochissima musica italiana ma lui è tra i miei preferiti
Lo scenario italiano è sicuramente uno degli Artisti che ritengo più completi e apprezzo il suo essere riservato.
sherabbraccicari 🌲🌲🌲🌷🌿
Anch’io, assolutamente d’accordo! Baci 😘😘