Giradischi

L’ho voluto, l’ho quasi preteso, come una bambina che si aspetta un gioco nuovo

Il giradischi di mio padre giaceva inutilizzato nella sua vecchia casa, rimasta a mia zia, abbandonato a prendere una polvere che ricopriva i titoli dei tanti dischi

Una discografia che ha riempito due borsoni e uno scatolone, rinunciando ad esplorare la cantina in cerca dei più vecchi pezzi da collezione

Mio padre ha montato un impianto stereo fatto di gomitoli di fili irriducibili, casse alte e robuste, scatole per me sconosciute fino a ieri, e il piatto con la puntina in diamante che mi ha sempre affascinata

Quando il disco in vinile ha iniziato a girare, lasciando una scia di bella musica e un gracchiare leggero in sottofondo, mi sono sentita come trasportata in un vecchio film

Non avevo mai toccato niente di simile, nessun disco così prezioso e meraviglioso, così grande e imponente, così carico di responsabilità perché frutto di sacrifici, di risparmi, di viaggi in cerca delle versioni più economiche

Tutta la collezione di mio padre adesso è lì, a portata di braccio sotto il giradischi funzionante: c’è la storia della musica degli anni settanta e ottanta, tante grandi voci che io, mi vergogno a dirlo, non avevo mai sentito

Non vedere l’ora di ascoltarne uno, leggendo i testi stampati sulle copertine: è possibile?

Mi piace lo streaming, la musica a portata di mano, il cellulare o l’ipod da portare sempre in giro

Ma il vinile é diverso, il vinile è magia

È storia, è ricordo, è un suono unico, è un modo di ascoltare la musica che la mia generazione conosce a malapena

Sedersi ad un tavolo e non fare nient’altro se non ascoltare, o desiderare un sottofondo limpido come un concerto mentre si lavora: il vinile te lo può dare

Emozionarsi immaginando i nostri genitori chiusi in camera, con i testi delle canzoni sotto mano, o alle feste, quando si portava un paio di dischi ciascuno per divertirsi con la buona musica: il vinile te lo può dare

Sentirsi catapultati in un’altra epoca, così lontana dai generi moderni, così immortale e grande, che a volte ho invidiato per non averla potuta vivere: il vinile te lo può dare

Le casse sono potentissime, con il volume al minimo si sente la musica in tutta la casa, e probabilmente arriverebbe a rompere i vetri se lasciassi gridare i Rolling Stones o i Queen con la manopola girata completamente

La puntina di diamante è quasi invisibile, mi dà l’idea di essere un pezzo così fragile, così piccolino e raro, che ogni volta tratto il giradischi con una delicatezza chirurgica

Ci tengo tanto

Dopo qualche mese ho comprato i miei primi dischi: Evolve, degli Imagine dragons, in ricordo del mio primo concerto. Back to black, di Amy Winehouse, l’artista che più mi fa emozionare e mi ha fatto leggere libri, guardare film sulla sua breve ma intensa vita. E Californication, dei Red hot chili peppers, uno dei complessi che più preferisco

E’ stato il regalo più grande, avere sotto mano una discografia immensa, che manca certo di qualche pezzo disperso in cantina, i Beatles, un album di Cat Stevens, quelli che cercavo con le idee chiare ma che non ho ritrovato: mi incuriosisce, la musica, come incuriosiscono i libri

E’ come se adesso potessi veramente conoscere quegli anni, quegli artisti, quella musica che ancora oggi è piacevole e di valore

I dischi in vinile non costano poco, alcuni pezzi che ho in casa valgono quasi cinquanta euro

Ma non si misura in cifre quanto sia importante per me questo angolo di casa, un concentrato di musica intensa e pronta ad essere spolverata, riascoltata, arricchita.

19 pensieri su “Giradischi

  1. Mia cara, ho iniziato nel 1987 la mia attività in radio proprio maneggiando vinili e l’ho fatto per una vita… ho avuto la fortuna anche di usare e “suonare” dei 78 giri (quantomai rari oggi).
    Hai ragione quando scrivi che il vinile è il vinile, ha la sua magia, il suo fascino, il suo odore e le sue peculiarità!
    magari ne parlerò in uno dei miei prossimi post! Grazie per avermi fornito uno spunto interessante! E sempre e solo buona buona musica!
    AH un trucco… se vuoi capire la forza di un vinile, prova a togliere il volume totalmente e in una stanza dove regna il silenzio, avvicina il tuo orecchio alla puntina che scorre sul disco e cerca di comprenderne la musica, poi ascoltalo nuovamente con basso e alto volume e capirai il valore delle note e della magia che viene trasmessa….
    Un abbraccio!

  2. “Il vinile e la sua magia, tutta roba da nostalgici”. Niente di più vero.
    Ascoltare musica su vinile oggi è come guardare i film in bianco e nero, niente a che vedere con la pulizia del suono degli mp3 a 320K ma gli mp3 non hanno copertina né testi scritti in caratteri minuscoli al suo interno, il disco in vinile richiede attenzione mentre la puntina gracchia e lascia un suono “polveroso”. Ma che bello che stiano tornando in voga.
    Buon ascolto!

  3. anche mio padre ha un bel pò di vinili, compresa tutta la collezione di battisti, the wall….niente può superare in fascino l’atto di inserire il disco nel piatto, appoggiare la testina e sentire quel fruscio…

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