Songs of your life Tag

Cattura - Copia

Nominata settimane e settimane addietro da Una vita non basta, oggi adempirò al mio compito di rispondere al Tag. Ci ho messo tanto, perché a me le canzoni mettono sempre in crisi. Io ascolto un numero imprecisato di artisti, italiani e stranieri, rock, pop, country americana, classica, impegnata e da discoteca, profonda e banale, come sottofondo e come espressione del mio umore. La musica mi accompagna spesso, imposto la riproduzione casuale dei brani e parto.

Una vita non basta, creatrice del Tag, scrive:

La musica è una componente importante nella nostra vita, scandisce tutti i momenti, quelli belli e quelli brutti, e basta solo qualche nota a farci tornare in mente ricordi che sembravano perduti per sempre. Ci rilassa, ci diverte, ci esalta, ci unisce, ci fa sognare, ci fa capire, ci ricorda, ci dà coraggio, ci commuove.

Ed è talmente vero che non posso non concordare.

Iniziamo con le regole:

  • Cita il creatore del post
  • Inserisci l’immagine ufficiale del post;
  • Rispondi alle 15 domande;;
  • Nomina 10 blogger più il sottoscritto che è tanto curioso di leggere le vostre risposte.

Via alle domande.

  1. La tua canzone preferita?

Ecco la prima di una lunga serie di domande a cui non so rispondere. Quel “preferita” mi dà su i nervi, perché non lo so. Dipende da troppe cose. Un tempo ascoltavo spesso le stesse tre canzoni, fino ad impararne i testi a memoria, oggi ascolto mille brani ricordando appena la melodia, eppure ognuno mi lascia qualcosa dentro, mi trasporta in qualche luogo, fa nascere in me qualche pensiero. Come posso scegliere? Chiudo gli occhi e penso alla prima che mi viene in mente, va bene così? Californication, dei Red Hot Chilly Peppers. E’ stata la colonna sonora di un video ricordo del mio viaggio a Budapest, con la classe del liceo. E la loro musica mi piace abbondantemente.

  1. Il tuo cantante/gruppo preferito?

Ci risiamo. Sono tanti! Troppi! Come faccio a farvelo capire? Se ci penso mi scorrono in mente come su di un tapis roulant, tutti quanti. Ed Sheeran, non c’è una sua canzone che non mi piaccia. I Green Day, di cui ho perso il concerto ma ho salvato più di sessanta brani sul cellulare. I The Fray, scomparsi da un paio di anni, ma non mi pongo problemi ad ascoltarli. Vasco Rossi. Sam Smith, per i momenti di relax. James Blunt, di cui probabilmente andrò a vedere il concerto. Adele, che voce! Cesare Cremonini, compaesano, l’ho incrociato in macchina qualche settimana fa. Michael Jackson, un’icona, un idolo. De André, poesia. Gli Imagine Dragons per svegliarmi la mattina. Lionel Richie. Laura Pausini, se non urla troppo presa dall’entusiasmo. Shawn Mendes, che è anche un bel po’ figo. Tiziano Ferro, le so tutte a memoria. E poi la musica anni 90, 80, 70. Troppa gente. Mi fermo.

  1. Il tuo musicista preferito?

Sungha Jung, chitarrista coreano. Vale? Con la chitarra acustica riproduceva a otto anni le hit più famose, con la naturalezza di chi ha preso in mano la chitarra prima di prendere il ciuccio.

  1. Il vostro cd preferito (no raccolte, live o greatest hits)?

Non lo so. Mi limito a rispondere che solitamente i primi album mi piacciono di più. Ho come l’impressione che i cantanti, una volta conosciuti, cerchino solo di assecondare una massa strillante, perdendo un poco di identità. Ma forse sbaglio io.

  1. Potessi fare un duetto in un live, con chi lo faresti? E con quale canzone?

Sarebbe meglio che io non cantassi, per l’incolumità dei presenti e del cantante in questione. Ma forse sceglierei di duettare con Vasco Rossi, sulle note di Albachiara. La conosco come se avesse suonato nella pancia di mia madre per tutti i nove mesi di gestazione.

  1. Concerti: l’ultimo visto? Quello che vorresti vedere? Quello più bello? E quello più brutto?

Sembrerà strano, ma in vita mia ho visto ben pochi concerti. L’ultimo visto, se si può considerare tale, è stato quello di Vasco in televisione, perché non sono potuta andare di persona. Vorrei vedere un concerto di Ed Sheeran, ma quel dispettoso non farà date in Italia. Vorrei vedere i Green Day, ma ci sono stati da poco. Andrò a vedere James Blunt, a luglio. E qui finisce la mia lista risicata e triste.

  1. Il tuo più vecchio ricordo musicale?

Quando mia madre ha ricevuto un triplo degli 883, e da allora li ascolta dallo stereo più vecchio di casa, con le casse dell’epoca che un tempo erano professionali, con il volume al massimo, e la voce di Max Pezzali che si diffonde in ogni stanza. E’ da lei che ho imparato tutte le canzoni, e da piccola le cantavo stringendo il deodorante come microfono. Hanno ucciso l’uomo ragno era la sola che mi infastidiva, perché credevo davvero che lo avessero fatto fuori.

  1. Chi fareste tornare in vita per godere ancora della sua musica? Mercury, Jackson, Strummer, Battisti, Dalla, Cobain, De Andrè?

Michael Jackson, senza ombra di dubbio. Aveva ancora tanto da dare. Quando hanno fatto uscire un album dopo la sua morte, l’ho ascoltato a ripetizione rimpiangendolo all’infinito. Aveva tutto, era arte allo stato puro, in ogni sua mossa. Aggiungerei anche Dalla e De André, perché nella calma delle loro canzoni c’era vera e propria poesia. E non è nella lista, ma forse anche Amy Whinehouse la tirerei fuori dalla bara

  1. Dance anni 70, 80 o 90?

Anni ’90, la musica immortale che ancora oggi suona durante le feste a tema.

  1. La canzone che vorreste fosse suonata al vostro matrimonio?

Sarebbero troppe, talmente tante che il matrimonio dovrebbe durare per dieci giorni. A te, di Jovanotti, dedicata per l’appunto a sua moglie.

  1. Cd, mp3, Spotify o vinile?

Al primo posto metto il vinile, anche se, che io ricordi, non ho mai ascoltato nemmeno un brano. E’ un mio sogno portare a casa il vecchio giradischi di mio padre, con tutti i suoi vinili tenuti alla perfezione, quella musica che oggi pare attuale come ieri, e poter ascoltare il suo mondo entrandoci dentro, con le chitarre chiuse in camera mia ed io sul letto senza più gli auricolari. Al secondo posto, Spotify, perché ha una discografia infinita. L’ipod viene dopo, semplicemente perché non cambio le canzoni da più di un anno. I cd non li ho mai comprati, ne tenevamo qualcuno in macchina quando ancora non si potevano collegare gli apparecchi elettronici, ma oggi in casa non c’è più nulla di tutto questo.

  1. Che ne pensi della discografia musicale italiana degli ultimi 5 anni?

Deprimente. Per nulla paragonabile ai grandi cantanti che abbiamo avuto. Ingiusta. I talent sfornano personaggi che non sono altro che maschere, come quelle di carnevale, che hanno successo tra quei giovani che non ascoltano i testi ma guardano al corpo, al ciuffo di capelli, ai tatuaggi, alla chitarra dipinta. E’ triste. La sento vuota, o tutta uguale.

  1. Qual è l’ultimo cd che hai acquistato?

E chi se lo ricorda? Forse per un regalo, il cd di Marco Mengoni per un’amica.

  1. C’è una canzone che associ ad un bel ricordo? (indica canzone e ricordo)

Sere nere, già scritto e riscritto in almeno quindici post. La colonna sonora delle gite scolastiche liceali, e per questo intramontabile, scrigno di tanti ricordi che mi fanno sempre emozionare. Soprattutto oggi che quel tempo sembra così lontano.

  1. Canzone e cd del momento

Perfect, duetto di Ed Sheeran con Beyoncé. Il cd non lo so, ho iniziato ad ascoltare di tutto, comprese le playlist di Spotify preconfezionate, per scoprire ogni volta qualche artista nuovo.

Le mie nomine sono per le ultime dieci persone che hanno deciso di iscriversi al mio blog, una specie di benvenuto, per conoscersi così:

https://louise79blog.wordpress.com/

https://passionerunning.wordpress.com/

https://doitlikeagirlsite.wordpress.com

https://danielemallamacewriter.wordpress.com/

https://tizianananovelli.wordpress.com/

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10 pensieri su “Songs of your life Tag

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