Uragano Irma in Florida

È ciò che ho scritto ieri, ma voglio aggiungere una cosa.

Ogni tanto scorro la mia rubrica, vecchi contatti, vecchie conoscenze, persone con cui ho trascorso giorni, o settimane, o poche ore, persone di cui continuo a ricordare il viso, perché cambiano regolarmente la foto del profilo su whatsapp.

Scorrendo gli stati, le immagini, i brevi video, scopro che una di loro è a Miami. Attende l’uragano Irma. Così scrive. Sta studiando in America, il sogno di una vita. E adesso aspetta la distruzione. Non voglio scriverle, non siamo mai state amiche, non ci conosciamo. Non dovrei nemmeno sbirciare.

È un’abitudine, quella di scorrere la rubrica. Mi piace leggere le nuove frasi, guardare le nuove foto, scoprire che nuovi contatti sono approdati su whatsapp. Spio. Sì.

Ma quell’uragano Irma mi è rimasto in testa, e le immagini di devastazione, la paura, l’ordine di fuggire, di trovare un rifugio, le file dal benzinaio, la corsa per le ultime bottiglie d’acqua, é tutto così apparentemente surreale. Mi sembrava distante, fino a pochi minuti fa. Però c’è lei, laggiù, in Florida.

È vero che non ci si rende conto di certe cose, finché non le si vive di persona. Finché non si riconosce un volto, tra le nubi che avanzano. Leggere le notizie adesso è diverso, è come se l’uragano fosse più vicino, come se un colpo di vento giungesse anche alle mie finestre.

Non posso scriverle, ma ci penso. Penso a tutte quelle persone inquadrate da lontano, minuscole formiche chiuse in auto, bloccate nel traffico, con le poche cose raccolte in fretta da casa e la paura di non rivedere più niente. È il secondo uragano che travolge le coste statunitensi.

Jennifer Lawrence ha detto che la Natura si sta vendicando.

Le previsioni meteo minacciano un’ondata di maltempo sull’Italia, ma i miei pensieri sono in Florida, a Miami. Che faranno? Chi sarà rimasto? E l’uragano Irma, avrà mai pietà per gli studenti del College?

Scorro la rubrica e scopro che forse ora ho più paura di lei.

È il mio liceo. Ventitré studenti in vacanza studio a Miami, esattamente come lei, quella nella mia rubrica. La preside è volata negli States. I ragazzi sono stati portati in fretta a Boston, al sicuro. Non so chi fossero, non ho letto i nomi. Ma è un pezzo del mio liceo, quello. È così strano pensare che un uragano oltreoceano possa coinvolgerci così, costringerci a cercare notizie, a seguire il suo percorso, a leggere la sua potenza devastatrice.

Qui a Bologna piove, e segretamente immagino chi possa essere in Florida, quali studenti, quali professori. Qui piove ed io penso ad Irma. Perché anche se abitiamo oltreoceano, Irma sta invadendo anche le nostre case.

È la distruzione di un pezzo di pianeta, si può restare indifferenti davanti a questo?

30 pensieri su “Uragano Irma in Florida

  1. Rispetto a quello che abbiamo fatto al pianeta è una “reazione” proporzionalmente contenuta.

    P. s.: forse il correttore automatico ha scritto Irina invece di Irma.

  2. non si può no rimane indifferenti……anche qui a genova ora hanno messo allerta rossa… ed abbiamo i fiumi che sembrano foreste… magari sarà eccessiva e non succederà nulla…però il pensiero corre ai giorni delle alluvioni… buon fine settimana a te….e speriamo bene

    • Speriamo si, purtroppo il tempo estremo dovrebbe farci capire che con la Natura non si scherza, e che a rimetterci sono sempre troppe persone… chissà se si troverà un accordo con la Natura…

  3. Vorrei essere obiettiva quanto basta per non tirarmi dietro dissensi ma… la storia insegna anche che il nostro globo è sempre stato soggetto a cambiamenti … indipendentemente dai suoi abitanti. 🙂 esisterà davvero il processo di accelerazione del cambio di clima e geografico per colpa dell’uomo? Mah…,🙂

    • Non so, non mi intendo di questo ma penso che in qualche modo del male lo stiamo facendo… i gas inquinanti, le cattive abitudini, tutto questo non fa bene alla terra… l’atmosfera é responsabile anche del clima, credo… dovremmo occuparcene meglio, ma é una mia opinione di inesperta 🙂

  4. Io ho mio fratello per lavoro…e mi ha appena chiamato…sono barricati in casa…e da dopo le 16 non possono uscire…
    Quindi…
    Sono tremendamente…confusa e impaurita…

  5. Chissà se il loro”presidente”arriverà a convincersi che bisogna cercare di fare di più, per arginare questi cambiamenti climatici che si fanno sempre più catastrofici nel loro manifestarsi? Qua in Italia, dopo un’estate di roghi indimenticabile e senza precedenti, dimostriamo di non avere ben compreso il problema…
    In ogni caso speriamo che tutto vada per il meglio, anche per quelle isole caribegne che sono state totalmente devastate…..
    Un saluto ed un fiore…

  6. No cara non si rimane indifferenti. Un giorno è un terremoto a scombussolare le nostre vite. Poi si parla di tsunami poi attentati a Lo fra a Barcellona e tu non puoi rimanere indifferente. Sino posti che hai visto che hai amato e dici povera gente. Oggi c’è Irma ed il pensiero che possa distruggere i luoghi dove passa ti lascia di stucco. Sapere che qualcuno che conosciamo, anche se solo virtualmente, stia vivendo ore di angoscia ti rende sicuramente più sensibile. Cara non se ne può più ormai il telegiornale è diventato un vero bollettino di guerra e che dire poi delle prove della Corea del Nord? Non ci posso credere. Non bastano le catastrofi naturali ci si mettono anche uomini dalle teste calde a peggiorare la situazione. E Noi? Siamo impotenti, indossiamo i paraocchi ed andiamo avanti nel nostro tran tran quotidiano. Uauhh!! Ma quanto ho scritto. Non rileggo correggi tu i miei strafalcioni. Bacione Bea

    • Un flusso di coscienza che sento mi appartiene totalmente… il telegiornale è davvero un bollettino di guerra, togliendo gli stupri e i femminicidi… la faccenda della Corea poi mi lascia basita…ma davvero siamo arrivati a questo punto? Impotenti sì, però credo un po’ responsabili…. 🙂

  7. Non vorrei apparire cinico, i morti in effetti sono sempre morti, nessuno vuole sminuire.
    Ma poche settimane fa in Sierra Leone e Liberie alcune colate di fango causate dalle copiose piogge hanno distrutto interi messaggi uccidendo centinaia di persone.

    Lo stesso Irma ha sconvolto molte zone, in particolare l’isola di Antigua.

    Ma alla fine ci preoccupiamo solo per i cittadini americani.

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