Epistulae morales ad Lucilium, I

Lucilio, ciao. Giovane e inesperto, non so quale pretesa io possa avere con te, quando le mie certezze sono poche, a volte fragili, a volte inconsistenti, trasparenti, come specchi in frantumi. Ma ho pensato di dirti prima di tutto una cosa: ama il giorno della tua nascita. È il dono più grande che la vita ci abbia dato, rendere sacro il corpo di una madre, che stringe il neonato tra le braccia con la paura di fargli del male, sangue del suo sangue, con lo stesso battito del cuore. La nascita è una messa che non si ripete mai uguale, una canzone che ogni volta cambia qualche nota, un romanzo da cento e più finali. Ama quel giorno, anche se non lo ricorderai. Amalo come il principio di tutto, e il primo vero atto d’amore. 

2 pensieri su “Epistulae morales ad Lucilium, I

Scrivi una risposta a ehipenny Cancella risposta

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.