Il professore di ripetizioni ha finito il suo compito. Come tutti, del resto. Prima o poi ognuno cambia ruolo, cambia il modo di lavorare, cambia la situazione. Non ci sarò più io, promessa maturanda, che di matematica ci capisce e non ci capisce. Se n’è andato con un sorriso, anche se spesso l’ho maledetto, anche se mi ha detto che d’aspetto sono uguale a dodici anni fa, anche se ha criticato il mio computer lento e preistorico, la stampante che non funziona col wifi, anche se è un astronomo, ed io e ti astronomi ci intendiamo poco. 

“Tante buone cose, in bocca al lupo, e mi raccomando… Non ti far bocciare!“. 

Non potrei mai. Non adesso. Mancano due giorni all’inizio degli esami, e ho soltanto una voglia matta di finirli.