“Purtroppo questa sera non potrò essere presente alla cena di classe […] sarò con voi con il pensiero.
Vi mando un testo poetico di Santa Teresa di Calcutta, leggetelo attentamente e… tenetelo a mente.
Un grandissimo in bocca al lupo, per tutto.
Un abbraccio, buona serata.
Fatemi avere notizie”
INNO ALLA VITA
La vita è bellezza, ammirala.
La vita è un’opportunità, coglila.
La vita è beatitudine, assaporala.
La vita è un sogno, fanne una realtà.
La vita è una sfida, affrontala.
La vita è un dovere, compilo.
La vita è un gioco, giocalo.
La vita è preziosa, abbine cura.
La vita è una ricchezza, conservala.
La vita è amore, donala.
La vita è un mistero, scoprilo.
La vita è promessa, adempila.
La vita è tristezza, superala.
La vita è un inno, cantalo.
La vita è una lotta, accettala.
La vita è un’avventura, rischiala.
La vita è felicità, meritala.
La vita è la vita, difendila.
(Madre Teresa di Calcutta)
Una professoressa l’ha dedicata a noi, maturandi in questo Duemiladiciassette, noi che non la rivedremo più, noi che l’abbiamo fatta impazzire, l’abbiamo fatta arrabbiare, l’abbiamo presa in giro, e nonostante tutto lei pensa a noi.
Ti accorgi in questi momenti di chi in fondo a te ci tiene. Te ne accorgi forse tardi, ma la gioia più grande è sapere che da qualche parte, anche lontano, qualcuno in te ci crede. È tutto difficile, in questi pochi giorni. Abbiamo organizzato una cena di classe, ma ancora una volta mancheranno dei pezzi di questa classe folle che chiamiamo Quinta I. Lei non ci sarà, ma per noi si può dire abbia pregato?
Mi ha fatto quasi piangere. Non ho la lacrima facile, ma quella vita, quella di cui Madre Teresa parla, io la sto vivendo adesso, e mi sfiora dentro la sua carezza, morbida, tenera. Una professoressa fuori dal comune, una professoressa che parlava con il computer, che con noi è andata in gita per la prima volta, che ha sempre mescolato l’inglese al dialetto come fossero una lingua sola, ma dietro di lei ho scoperto questa poesia. Mi piace pensare che sia soltanto nostra. Un piccolo dono a noi maturandi, che vogliamo fare i duri, quelli che se ne fregano, ma la notte un poco tremiamo di paura. Siamo grandi e piccoli in questo momento, una crisalide che a settembre diverrà una matricola, ma oggi, per pochi giorni ancora, liceali.
Professoressa, grazie di tutto
Da portare nel cuore e sulla pelle….
Infatti lo farò :))