Ultima pagella 

L’ultima pagella è un enigma, un tirare a sorte con un dado tra soddisfazioni e delusioni.

Un otto in matematica: non avevi forse detto che il mio era un livello basso? Non ho per caso preso un tre nell’ultima verifica? La matematica magari è davvero un’opinione…

Otto in fisica: per che cosa? Che se mi parli di relatività ti so dire soltanto E=mc^2…

Il sette in inglese ha un suo senso, in fondo è da cinque anni che non prendo più di sette, da cinque anni che ci provo e il massimo che ho ottenuto è stato un più alla fine, in piccolino.

Dieci in scienze: mai visto. Ho dovuto cercare conferme della sua esistenza. Non pensavo si potessero inserire numeri a due cifre.

Sette in storia, onesto considerati i precedenti. Il mio primo quattro lo presi in terza elementare. Forse ci ho sperato fin troppo, se il professore ha il braccio corto non si fa…

Un otto in filosofia, lo avevo già previsto, mi fa piacere. Mi fa piacere soprattutto perché è uno dei pochi voti dotati di senso.

Otto in latino, mi fa ancora più piacere visto che a volte, di notte, mi sono trovata a sognare le versioni di Seneca.

Otto in italiano, e qui emerge il mio lato pignolo ed orgoglioso. Ho letto quasi tutti i miei temi ad alta voce, non ho mai preso meno di nove, pensavo che forse avrei potuto distinguermi, leggere quel nove sulla pagella, unico, da solo, in quella materia che ho sempre amato studiare, pensavo che me lo sarei meritato, e non mi lamento di certo per i miei risultati, perché tutti quei momenti restano, è solo che… le aspettative spezzate un poco fanno male.

Otto in storia dell’arte, piovuto letteralmente dal cielo visto che di storia dell’arte nessuno ha mai letto, visto o sentito niente.

Un otto in ginnastica, merito delle ore passate a giocare a biliardino, il voto minimo che la professoressa ogni volta dà, e che mi rifila con il cuore. Ma sono consapevole del mio spirito di iniziativa pressoché nullo, dell’inutilità della mia presenza in una squadra e della mia incapacità in qualsiasi genere di attività sportiva. Sono stata brava solo nel corso di primo soccorso.

Ottimo in religione, facile: bastava essere sempre presenti alle cene con il professore, una pizza con film piacevole piacevole.

Nove in comportamento, miracoloso dopo le minacce di vederlo crollare a picco: ho suggerito alle interrogazioni, ho copiato durante le verifiche di matematica, mi hanno ritirato il cellulare, mi hanno stracciato i bigliettini, anche se erano grandi quanto un francobollo, poi son stata mandata fuori dalla porta, certo senza motivo, così ha detto il professore in persona, e infine come negare tutte quelle volte in cui ho riso a lezione? 

Concludo l’anno e leggo sulla pagella: ammesso all’esame di stato. 

In fondo ciò che conta davvero é questo, e di tutto il resto… sono soltanto dei numeri. 

24 pensieri su “Ultima pagella 

  1. Anche mio figlio, dovrà sostenere l’esame di maturità.
    Quando penserò a lui, lo farò anche per te😉.
    Dopotutto una preghiera può solo che fare bene😝❤️

  2. Anche io ho la maturità quest’anno, sono agitata. Leggendo il tuo voto in ginnastica, ho ripensato a quando ho preso 9 nel test dei 1000m. Era una mia amica a tenere il tempo, con questo ho detto tutto!

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