Un improvvisato racconto estivo – Capitolo decimo

Quel pomeriggio erano tornate le nuvole, un mantello grigio che aveva avvolto quasi tutto il cielo. Ma Matteo sembrava non averla nemmeno vista. Nè lei, nè le nuvole. Era arrivato in spiaggia con un mazzo di carte in mano e una felpa verde addosso, enorme, che gli copriva anche parte delle cosce. Si era seduto sul lettino e con suo padre aveva cominciato a giocare. Alice lo guardava, di tanto in tanto, e si chiedeva se non fosse ritardato. Davvero, lo aveva pensate tutte, ormai, ma ancora non riusciva a capirlo. Era forse da pazzi aspettarsi che la avrebbe invitata a giocare? Matteo giocava concentratissimo, studiando ogni mossa, e quando perdeva lanciava le carte davanti a sè, come se la fortuna non c’è trasse niente e fosse colpa sua se non sapeva giocare. A metà pomeriggio suo padre lo lasciò da solo e tornò a sdraiarsi sul suo lettino. Ad Alice parve di leggere nel suo sguardo come una sorta di rimprovero per averlo costretto ad un solitario con le carte che non gli riusciva mai. “Chiedi ad Alice se vuole giocare”, lo aveva sentito chiaramente uscire dalle labbra di quell’uomo imponente nascosto dal lettino. Matteo la guardò, costretto dalla situazione, e giocherellando col mazzo di carte la invitò a giocare. Poteva dire di no? Avrebbe potuto, ma non sapeva come. Con le dita sottili Matteo mescolava le carte come un professionista, facendole scorrere tra loro quasi fossero ingranaggi. “Ma come fai?”, “Cosa?”, “Alice mescolarle così”, “È facile. Lo dividi in due mazzi. Ne prendi uno in una mano e uno nell’altra. Così. E poi le fai scorrere e avvicini i due mazzi. Così si incastrano”, “Non ci sono mai riuscita”, “Prova”. Prese le carte e provò a farle girare, ma le esplose mezzo mazzo sulla sabbia. Ne era certa: Matteo aveva riso. “Ti serve più pratica”, “Direi di sì”. “A cosa giochiamo?”, “Briscola?”, “Va bene”. Giocavano quasi in silenzio le prime tre partite, esusltanodo con timidezza per i punti più alti, e Matteo non lanciò mai le carte per rabbia dopo una sconfitta, una sola su tutte e tre le partite. Poi cominciarono a parlare. Del più e del meno, delle carte, dei giochi di carte, dei giochi che si possono fare al mare. Erano seduti entrambi sul lettino di Matteo, lui a gambe incrociate con i piedi sotto le ginocchia, lei con i polpacci appoggiati al metallo del lettino e i piedi nella sabbia. “Io ci ho messo una vita per imparare a giocare a briscola”, “Io adoro giocare a carte. Però quando si è in tanti diventa troppo complesso”. Si passavano il silenzio e il compito di riempirlo con qualche inutile osservazione che sembrasse credibile, o quantomeno coerente per due diciottenni al mare. Alice sognava un’altra vacanza, un altro tipo di compagnia, di vita. E nello stesso tempo si era aspettata tutt’altro. Aveva ottenuto ciò che non le era mai passato per la testa potesse accadere: Matteo. “Quanto rimani ancora?”, “Domani è il mio ultimo giorno. Tu?”, “Resto un’altra settimana”. Stava per finire tutto. Sapeva che non lo avrebbe più rivisto, che sarebbe rimasto solo un ricordo destinato a sbiadite, che a nessuno forse sarebbe importato di un ragazzo bianco latte taciturno appassionato di carte. Forse Marta avrebbe sorriso, ma poi sarebbe partita per le vacanze, e al suo ritorno le avrebbe sicuramente raccontato tutte le sue nuove conoscenze e gli incontri con i vecchi amici. Mentre lei che cosa aveva in mano? Una favoletta di due ragazzi che per riempire il tempo hanno finto di conoscersi da anni.

Continua…

Capitoli precedenti:

https://ilmondodelleparole.wordpress.com/2016/08/08/un-improvvisato-racconto-estivo-capitolo-primo/
https://ilmondodelleparole.wordpress.com/2016/08/09/un-improvvisato-racconto-estivo-capitolo-secondo/
https://ilmondodelleparole.wordpress.com/2016/08/10/un-improvvisato-racconto-estivo-capitolo-terzo/
https://ilmondodelleparole.wordpress.com/2016/08/11/un-improvvisato-racconto-estivo-capitolo-quarto/
https://ilmondodelleparole.wordpress.com/2016/08/12/un-improvvisato-racconto-estivo-capitolo-quinto/

●  https://ilmondodelleparole.wordpress.com/2016/08/13/un-improvvisato-racconto-estivo-capitolo-sesto/

● https://ilmondodelleparole.wordpress.com/2016/08/14/un-improvvisato-racconto-estivo-capitolo-settimo/

● https://ilmondodelleparole.wordpress.com/2016/08/15/un-improvvisato-racconto-estivo-capitolo-ottavo/

● https://ilmondodelleparole.wordpress.com/2016/08/16/un-improvvisato-racconto-estivo-capitolo-nono/

4 pensieri su “Un improvvisato racconto estivo – Capitolo decimo

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