Pare di viaggiare in una fiaba
Ma tutto non lo posso immortalare
S’intravede adesso il gran gigante l’Etna
E vi son sempre più sotto
A toccar con mano quel ch’un tempo era lava di fuoco
Questo fu il cratere che distrusse
Ancora sfumacchia la ferita
Ch’ancora non s’è rimarginata
C’è il sole
L’unica nuvola è del gigante fuoriuscita
Ed un altro cratere compare
Più grande
Rossiccio
Nano davanti al re
Eppur m’incanta
Anche di guardare dabbasso
La lava nera del tempo passato
Son salita a quattro ruote
Ed or discendo da cabine arancioni
Sul fondo, altri crateri
Simpaticissimo connubio emozioni-immagini. Bello! Ciao e buona domenica. Piero
Grazie mille! Buona domenica a te 🙂
Fino a 30 ho vissuto a Catania. Allora si poteva andare di notte a piedi a vedere i fiumi di lava che scendevano durante l’eruzione, si andava (da incoscienti) fino a pochi metri dalla lava tanto da sentirsi bruciare. Organizzavano intere comitive per fare queste escursioni, spettacoli da mozzare il fiato.
Oggi e’ proibito perche’ troppo pericoloso ovviamente, ma io non mi pento di averlo fatto.
Un caro abbraccio
Che meraviglia, io sono un’amante di questi paesaggi così particolari, e per quanto siano distruttivi e per quanti danni possano provocare sono sempre rimasta affascinata dai vulcani… organizzavano gite anche per osservare il tramonto da lassù, deve essere stupendo anche questo 😉
Un abbraccio, buona domenica 🙂